Gragnano, al via il ‘maxi canale’ del Parco Fluviale Trebbia FOTO foto

L'intervento ha la duplice finalità di garantire maggiore sicurezza idraulica in questo tratto del fiume Trebbia e di diversificare la morfologia fluviale in funzione di una maggiore tutela della biodiversità.

Habitat, lotta all’erosione e incremento della biodiversità: al via i lavori di riqualificazione morfologica e di difesa dalla erosioni spondali nel tratto di Fiume Trebbia a Ca della Volpe (Gragnano) ed ex Cantiere Dromo (Gossolengo), nel Parco Fluviale del Trebbia (Piacenza).

L’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale comunica che, in particolare, nei giorni scorsi, sono iniziati i lavori per la realizzazione di un canale largo circa 20 metri, profondo 2 e lungo circa 1 km, per ripristinare la complessità della naturale struttura dell’ecosistema fluviale di pianura, fatto di canali intrecciati.

Proseguono gli interventi previsti nel Lotto 1 del Progetto “Interventi di risanamento e di riequilibrio ecomorfologico in aree demaniali nel parco fluviale regionale del Trebbia”, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna a valere sui “Progetti Regionali 2014/2015 – Obiettivo strategico 3) Conservazione della Biodiversità” e confinanziato dall’Ente.

Circa 117.000 €. di lavori affidati all’Impresa Cogni spa di Piacenza e che consistono in:

– riqualificazione morfologica e ambientale di un tratto di fiume mediante azioni di ripristino della naturale struttura dell’ecosistema fluviale per il mantenimento di habitat e l’incremento della biodiversità

– riattivazione di uno o più bracci laterali al deflusso delle acque di magra per ricostituire un habitat fluviale di particolare importanza per l’avifauna

– rimodellamento di alcuni tratti di sponda in forte erosione con azioni di tipo idraulico-forestale

La movimentazione di materiale ghiaioso derivante dalla riapertura di canali secondari in sponda sinistra in località Cà della Volpe in Comune di Gragnano Trebbiense consentirà di utilizzare il materiale scavato per rimodellare la sponda destra (“ex cantiere Dromo” in Comune di Gossolengo).

La stabilizzazione della sponda favorirà la ricostruzione di ambienti di riva e quindi l’insediamento di comunità vegetali e animali e, soprattutto, contribuirà al contenimento dell’erosione spondale attivatasi in corrispondenza dell’area da bonificare.

Certamente – viene spiegato – la valenza idraulica dell’intervento deve intendersi a carattere provvisionale nell’attesa di reperire le risorse necessarie per completare la bonifica del territorio.

Il progetto esecutivo è stato redatto dallo Studio Telò di Parma, cui è affidata anche la Direzioni Lavori.

Molto contento per l’inizio di questo importante intervento – si dice il Presidente dei Parchi del Ducato Agostino Maggiali – che ha la duplice finalità di garantire maggiore sicurezza idraulica in questo tratto di fiume oggetto di importanti fenomeni erosivi e di diversificare la morfologia fluviale in funzione di una maggiore tutela della biodiversità.

Con questo intervento – prosegue Maggiali – diamo avvio al terzo lotto di lavori di risanamento e riequilibrio ecomorfologico in aree demaniali del Parco, dopo la bonifica dell’ex Cantiere Dromo e la riqualificazione del lungo Trebbia a Rivergaro per un investimento complessivo di 300.000 euro.
 
“Si tratta di un intervento importante di riqualificazione ambientale che attendiamo con molto interesse – commenta Patrizia Calza, Sindaco di Gragnano Trebbiense e VicePresidente della Provincia di Piacenza -. Perché la riapertura di canali secondari nell’alveo consentirà, grazie al materiale ghiaioso recuperato, di consolidare le sponde ed evitare così la considerevole erosione di terreno che si è registrata in questi anni”.

“Ciò è molto importante – prosegue Calza – non solo per proteggere le strade esistenti ma anche per ricreare condizioni ambientali perdute e mantenere habitat con buoni livelli di biodiversità.

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