“Urla, umiliazioni e violenze sugli scolari” Arrestate due insegnanti

Un intervento scattato "in diretta", mentre gli agenti assistevano all'ennesimo episodio violento ai danni di un alunno, attraverso le telecamere che avevano posizionato già da diversi giorni nell'istituto

“Urla, umiliazioni agli scolari, schiaffi”.

Gli agenti della Polizia Municipale di Piacenza nei giorni scorsi hanno arrestato in flagrante con l’accusa di maltrattamenti due insegnanti della scuola primaria Vittorino Da Feltre.

Un intervento scattato “in diretta“, mentre gli agenti assistevano all’ennesimo episodio violento ai danni di un alunno, attraverso le telecamere che avevano posizionato già da diversi giorni nell’istituto.

In manette sono finite due docenti, di 58 anni  e 45 anni. Entrambe ora si trovano agli arresti domiciliari.  

A rendere noto un altro episodio di maltrattamenti la Procura della Repubblica di Piacenza, che questa mattina ha convocato una conferenza stampa per rendere noti gli esiti delle indagini condotte dalla Polizia Municipale e coordinate dal sostituto procuratore Antonio Colonna.

Accertamenti partiti a inizio ottobre, dopo la segnalazione giunta agli inquirenti da parte della direttrice scolastica, che a sua volta aveva raccolto il racconto di un’insegnante di sostegno.

Quest’ultima aveva riferito del comportamento preoccupante delle altre due docenti nei confronti del bimbo da lei assistito in una classe dell’istituto.

Dichiarazioni che sono immediatamente sfociate in verifiche tecniche, ovvero intercettazioni audio-video disposte nell’aula, con la collaborazione della dirigente scolastica.

“Da qui sono emerse condotte che hanno confermato le dichiarazioni – precisa il sostituto procuratore Colonna. “In un caso uno scolaro veniva deriso perché non era in grado di fare quanto richiesto dalla maestra, che a quel punto prendeva un ciuccio e cercava di metterglielo in bocca a forza, tra le risate degli altri compagni.”

Urla, reazioni spropositate e umiliazioni nei confronti di alcuni alunni di una classe terza, che, secondo quanto riferito dagli investigatori, avvenivano quotidianamente.

“In un’occasione ci sono stati schiaffi, un’altra volta un’insegnante ha afferrato lo zaino in spalla ad un bambino facendolo cadere a terra” riferisce Piero Vergante, comandante della polizia locale.

“Condotte che travalicano i comportamenti di rinforzo educativo trasmutando in violenza fisica e psicologica – si legge nell’ordinanza del gip – i filmati danno contezza del clima di tensione emotiva sistematicamente instaurato nella classe, di episodi di compressione fisica di varia intensità” e “un uso sistematico della violenza che non può rientrare nell’abuso di correzione”.

Tutti episodi registrati nell’arco di due settimane, fin quando venerdì scorso gli agenti hanno visto una delle due maestre prendere per il mento un bambino, sollevandolo bruscamente e hanno deciso di intervenire senza ulteriori indugi.

Nella successiva udienza di convalida dell’arresto, la 58enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere, mentre la più giovane ha risposto al giudice, dicendo di non essersi resa conto della gravità della situazione.

Le indagini proseguono, come sottolineato dalla Procura, che intende ricostruire il quadro di quanto accaduto non solo negli ultimi tempi, ma anche negli anni scorsi.

Le insegnanti sono assistite rispettivamente dall’avvocato Romina Cattivelli e dall’avvocato Flavio Dallagiovanna

“La mia assistita prende atto della decisione del Gip – dice l’avvocato Cattivelli -, è molto provata dalla vicenda, ma ha fiducia nella giustizia”. 

RANCAN: “TELECAMERE A SCUOLA CONTRO GLI ABUSI” – “Installare telecamere di videosorveglianza nei luoghi frequentati da categorie sensibili ad abusi, come i bambini, è un provvedimento indispensabile per fermare le violenze”.

Lo propone il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan in riferimento alla notizia dell’arresto per maltrattamento sui minori di due insegnanti della scuola primaria Vittorino da Feltre di Piacenza.

“Più volte la Lega, a partire dal segretario federale Salvini, – puntualizza il consigliere – ha avvertito dell’urgenza di porre un freno a questo fenomeno, rimanendo purtroppo inascoltata. La nostra idea resta sempre quella di porre mano alla legge sulla privacy, in modo da facilitare la predisposizione delle telecamere in ambienti quali le scuole. È infatti ora di intervenire con decisione, dato che troppo spesso le cronache riferiscono di episodi raccapriccianti a danno di bambini o anziani”.

“Una volta per tutte – insiste Rancan – vanno adottate misure legislative rapide per contrastare il prima possibile il ripetersi di situazioni terrificanti per chi le subisce e per le famiglie delle vittime”.

GILDA: “RENDERE PUBBLICI I VIDEO” – “Il clamore che sta suscitando la vicenda delle due docenti piacentine arrestate dai vigili urbani è tanto – dice Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma -, come insegnanti e come cittadini siamo addolorati, tuttavia in moltissimi casi simili quando  si è trattato di insegnanti della Scuola Statale i procedimenti giudiziari si sono conclusi positivamente oppure con accuse assai ridimensionate”.

“Per questo – aggiunge – sarebbe opportuno che le autorità preposte, attraverso i media, ovviamente rispettando la privacy dei bimbi coinvolti, rendessero pubblici i video delle presunte violenze compresi gli audio. Vorremmo vedere cosa esattamente viene inteso per violenza”.

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