Terremoto, il sindaco di Caldarola: ‘Salvati dai vostri volontari’ foto

Incontro in Provincia con il primo cittadino di uno dei comuni del Centro Italia colpiti dal sisma, in occasione della presentazione del libro-testimonianza della giornalista Antonella Lenti "...Ma ci resta il cielo"

“Li abbiamo avuti sempre vicini, non ci hanno mai abbandonato“. Una testimonianza toccante, dedicata dal sindaco di Caldarola ai volontari dell’Emilia Romagna, accorsi in loro aiuto nella tragedia del sisma che ha colpito il Centro Italia e il loro piccolo comune, nella provincia di Macerata.

Il primo cittadino Luca Giuseppetti oggi era ospite nella sede della Provincia di Piacenza, in occasione della presentazione di “…ma ci resta il cielo”, libro e insieme racconto in presa diretta della giornalista Antonella Lenti, che insieme al marito, anch’egli giornalista, andò proprio a Caldarola per prestare soccorso. 

Un’opportunità anche per tracciare un bilancio di quanto fatto ad un anno dal terremoto, per cui la comunità piacentina si è da subito mobilitata, in un’opera costante di raccolta fondi a sostegno delle popolazioni e delle comunità colpite. Insieme ai volontari di protezione civile, agli Alpini, alla Cri, all’ Anpas, tanti cittadini si sono uniti come volontari, compresa l’autrice del libro.

Presenti al tavolo dei relatori anche Paola Gazzolo, assessore regionale alla difesa del suolo e della costa, Protezione civile e politiche ambientali e della montagna e Patrizia Calza, vicepresidente dell’ente di via Garibaldi.

“Devo essere sincero, pensavo che potevamo fare qualcosa di più, ma la solita macchina burocratica ci ha un po’ rallentato – racconta il sindaco nell’intervista. “Stiamo andando piano, mi spiace perché in un paese piccolo, di duemila persone, io nel paese per ora ne ho solo 700, gli altri 1200-1300 sono ancora fuori casa. Spero di riaverli presto, perché un paese senza abitanti è un paese che finisce e difficile riprendere. Mi auguro che adesso, anche con la De Micheli, possano andare più veloci le ricostruzioni e riportare i cittadini nelle proprie case.”

Il pensiero di Giuseppetti è soprattutto rivolto ai volontari, presenti anche all’incontro: “Abbiamo avuto la fortuna che a Caldarola, il giorno prima del sisma del 30 ottobre, era arrivata la colonna mobile dell’Emilia Romagna. Per noi è stata una salvezza, perché il sisma ha fatto la distruzione del nostro paese, in particolare del centro storico che è tutta zona rossa.

L’esperienza e la professionalità di questi volontari è stata determinante. Ci ha abbracciato, dato un aiuto notevole per riprendere e andare nella giusta direzoiione. Li abbiamo avuti sempre vicini, non ci hanno mai abbandonato, ci hanno indicato la strada per proseguire. Questa loro presenza e il loro contributo anche a livello di esperienza, ha fatto sì che la strada che ci avevano tracciato risultasse poi la migliore. Poi dico sempre, la nostra fortuna è stata propria avere vicino una regione come l’Emilia Romagna, che per queste cose è all’avanguardia“.

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