Sindacati al sindaco “Sua visione antiquata. Presto confronto su appalti, bilancio e ospedale”

Una visione “antiquata” della concertazione, termini “dispregiativi come triplice” nel definire “chi rappresenta 50mila lavoratori”.

I segretari di Cgil, Cisl e Uil, Gianluca Zilocchi, Marina Molinari e Francesco Bighi, rispondono all’intervento del sindaco Patrizia Barbieri durante l’ultimo consiglio comunale.

In quell’occasione il primo cittadino ha chiarito la propria posizione in merito alla convocazione del tavolo dello sviluppo economico (in cui non figurano i sindacati), e ha accusato i sindacati di aver diffuso una nota in cui si invitavano i piacentini a non votare per lei durante le amministrative dello scorso anno.

“La nota cui fa riferimento il sindaco in realtà – chiarisce Molinari (Cisl) – conteneva una serie di valutazioni rispetto ai valori in cui crediamo: la solidarietà, il rispetto per il lavoro e per l’universalità dei diritti civili. Era un appello al voto, per garantire una Piacenza solidale e democratica, accogliente e antirazzista. Niente di più”.

“Dopo le elezioni la nuova giunta non ha mai deciso di confrontarsi con il sindacati, i due incontri che si sono tenuti con il sindaco e gli assessori sono avvenuti su nostra richiesta, e con toni cordiali. In quell’occasione era stato preso l’impegno di sviluppare questioni di merito, ma a queste due riunioni non ne sono seguite altre. La scorsa settimana abbiamo deciso di chiedere nuovo incontro, poi l’uscita del sindaco su tavolo strategico ha frenato tutto. E’ stato un fatto grave e inedito perché in precedenza abbiamo sempre avuto voce in capitolo sullo sviluppo della città”.

“In questa fase non è poi chiaro chi parteciperà al tavolo e chi si assumerà l’onere di avanzare una proposta. E’ chiaro invece che i lavoratori non ci saranno, saranno chiamati in seconda fase. Mi sembra che il sindaco nelle dichiarazioni fatte definisca il suo modello di concertazione come basilare, antiquato e divisivo (non cita le università). Su questo riteniamo ci sia un vero problema, accompagnato da un forte pregiudizio sulla nostra capacità di collaborare alla definizione di un modello di sviluppo della città”

“In merito all’incontro del primo febbraio interpelliamo le associazioni datoriali, siete certi che i lavoratori non abbiano diritto ad esprimersi?”

“Il 6 settembre si è tenuto un incontro molto cordiale con il vice sindaco Baio, l’assessore Passoni e il sindaco – aggiunge Zilocchi (Cgil) – al quale però non abbiamo più avuto risposta. Per quanto riguarda l’ospedale, si è tenuto un secondo incontro sempre su nostra richiesta dal quale è poi scaturita la riunione con la Regione, tenutasi perché noi ne siamo stati i promotori. A questo punto chiediamo di avere delle risposte su temi ben precisi o dovremo capire come portare avanti le nostre istanze”

“Questo Comune vuole relazionarsi con noi? Su quali temi, quali proposte? Sul fronte degli appalti e della clausola sociale è stato sottoscritto un accordo con la precedente amministrazione e chiediamo di continuare su questo fronte. Abbiamo visto quanto è accaduto con Spazio 4, ma ci sono altri servizi oggetto di rinnovo. Altro tema è il rinnovo del protocollo per la legalità e trasparenza sugli appalti, e il confronto sul bilancio preventivo, dove però sembra che tutte le scelte sono già state fatte. Ad esempio, dell’eliminazione del bus gratis per gli anziani lo abbiamo saputo a cose fatte, senza che venissimo interpellati”.

“Ieri sera, in concomitanza con la nostra richiesta, siamo stati convocati alla fine del mese per un incontro sul bilancio preventivo. La situazione non si esaurisce però lì. La questione del tavolo sullo sviluppo economico pesa come un macigno. Anche l’aver usato il termine ‘triplice’ per definirci è dispregiativo. Rappresentiamo 50 mila iscritti, è grave usare quei linguaggi e quei metodi, abbiamo dimostrato di avere proposte e idee”.

“L’amministrazione neo eletta ha il potere di decidere di cosa fare e cosa non fare, ma bisogna presentare alternative – conclude Bighi (Uil) – invece di scegliere solo di accantonare esperienze pregresse. Per quanto riguarda il tavolo dello sviluppo, voglio vedere con quale atteggiamento si porranno le associazioni datoriali in questa situazione. Il nostro impegno non è mai mancato nel far fronte a situazioni di crisi. Sulla partita dell’ospedale ci era stato detto che la scelta sarebbe avvenuta in modo partecipato, ma ormai i tempi sono abbastanza ristretti. Ci auguriamo che la nostra iniziativa possa servire a ripristinare le normali relazioni sindacali”.

Commenti

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  1. Scritto da Claudia

    Invece voi siete i veri progressisti! Infatti abbiamo visto il mercato del lavoro, del quale voi dovreste occuparvi in primis, che è’ tornato indietro di 30 anni o forse anche di più! ! Il bel tacer per voi diventa quasi essenziale…