Pasini (Udc) “Sanità, scuola e servizi, la triplice S simbolo di progresso”

«Sanità, Scuola, Servizi: la triplice “S” è un simbolo di democrazia e progresso. Per questo continuerò, se eletto, a battermi in difesa del welfare». È la promessa di Andrea Pasini, segretario regionale Udc, capolista alla Camera dei Deputati nel collegio di Reggio, Parma e Piacenza per “Noi con l’Italia-Udc”.

«Il nostro sistema di Stato sociale, il cosiddetto welfare, poggia su questi tre capisaldi che garantiscono lo sviluppo nel progresso attraverso l’uguaglianza, le opportunità, i diritti, i bisogni». Pasini sottolinea inoltre che lo Stato sociale «è il bene comune per antonomasia, è la più importante conquista del Ventesimo secolo, sancita dalla nostra Costituzione che riconosce l’inderogabile dovere dello Stato di assicurare a tutti i cittadini assistenza e tutela della salute. Nessuno deve restare indietro – continua Pasini – poiché come afferma Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano tedesco protagonista e vittima della resistenza contro il nazismo, il grado di una civiltà si evince dal comportamento verso i deboli, specialmente bambini e anziani».

Pasini enuncia quale sarà il suo impegno in sede parlamentare, se eletto: «Migliorare il livello delle garanzie sociali, il pensiero va ai caregiver e ai disabili, ma anche ottimizzare le politiche per la famiglia, in particolari per le giovani coppie, e soprattutto fermare i tagli alla sanità che mettono in pericolo la vita di tutti, perché la salute riguarda ognuno di noi».

Pasini esprime, poi, la sua preoccupazione in relazione ad un graduale e complessivo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale che, a prescindere dalla tendenza degli ultimi decenni a sopprimere i nosocomi locali e a concentrare l’attività negli ospedali dei capoluoghi di provincia e dei centri abitati più popolosi, deve sempre adempiere allo spirito di servizio nell’ottica del doppio principio di sicurezza e responsabilità. «Una riorganizzazione può risultare funzionale e utile, lo smantellamento costituisce invece un’inaccettabile discriminazione tra ricchi e poveri». È lo scenario che Andrea Pasini vuole evitare a tutti i costi.

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