Scontri al corteo, “Chiarezza sui fatti e severi con i responsabili” fotogallery

Gambarini (FI) – “La sicurezza in Emilia occidentale è un problema da affrontare subito e con serietà”. “Piacenza messa a ferro e fuoco dagli antifascisti, a Parma una rissa o, peggio, un regolamento di conti in pieno centro storico, a Reggio Emilia un ragazzino rapinato nelle vie della movida.
Dai titoli dei giornali di oggi è evidente – con buona pace della sinistra – che la sicurezza in Emilia occidentale è un problema da affrontare subito e con serietà. Da tempo, Forza Italia e il centrodestra si erano rese conto del fatto che la sicurezza è un’emergenza anche in Emilia. Il Pd e la sinistra ci hanno accusato di creare allarmismo ma, invece, è la pura realtà.
Forza Italia propone tre azioni semplici e di immediata attuazione: il ripristino dell’operazione “Strade sicure” con l’utilizzo dell’esercito a fianco delle forze dell’ordine; il vigile di quartiere per dare ai cittadini un punto di riferimento forte e vicino; più investimenti sulla sicurezza per ridare dignità e risorse agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine. Un voto a Forza Italia è anche un voto per la nostra tranquillità e la nostra sicurezza”. Lo afferma in una nota Francesca Gambarini, candidata per Forza Italia alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale di Piacenza Parma Reggio Emilia.

Arci Piacenza – Nessuna violenza può essere tollerata né giustificata Condanniamo fermamente quanto accaduto a margine della manifestazione di ieri pomeriggio.Dopo il partecipato e ordinato corteo della mattina al quale abbiamo convintamente aderito, abbiamo assistito a quanto nessuno di noi avrebbe voluto. Coloro che ieri hanno usato violenza, non siano definiti antifascisti. Non solo hanno tradito i valori di tolleranza, di pace e di giustizia che la resistenza e l’antifascismo odierno ci trasmettono.

Il Questore Pietro Ostuni

Ma hanno anche ferito Piacenza, città medaglia d’oro al valor militare nella lotta contro i fascismi, tutti i piacentini e i tanti manifestanti che fino a quel momento avevano sfilato in modo ordinato e colorito.”Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a tanta violenza.

Una decina di delinquenti che si accanisce contro un solo uomo a terra e scaglia pietre ai giornalisti, rappresenta null’altro che una minoranza vigliacca e vile che va condannata senza se e senza ma.Esprimiamo la nostra solidarietà ai feriti e il nostro apprezzamento per il lavoro congiunto delle forze dell’ordine che hanno garantito per tutta la giornata lo svolgimento di tutte le manifestazioni in programma senza mai alimentare inutili tensioni, come peraltro che ci avevano assicurato il Prefetto e il Questore. La violenza di pochi delinquenti non oscuri la bella giornata di partecipazione nel nome dell’antifascismo.

Non possiamo lasciare spazio a chi utilizza la violenza per affermare alcunché. Gli incidenti di ieri, le violenze gratuite, i linguaggi virulenti utilizzati da taluni sui social network, oggi più che mai ci fanno capire quanto sia necessario consolidare l’impegno civile di tutte le forze democratiche di questo paese. Alessandro Fornasari, Arci Piacenza Antonella Liotti, Libera Piacenza.

Gianluca Vinci (Lega Emilia)  –  “La colpa morale di quanto accaduto a Piacenza e Torino è di chi per anni al Governo ha trattato la sicurezza come una materia identica alle altre, non comprendendo che è invece il primo compito di uno Stato. Dal 5 di marzo spazzeremo via questa mentalità buonista che ha distrutto il Paese, il Ministro dell’Interno e il Ministro della Difesa daranno pieno appoggio a Polizia e Carabinieri. Le Forze dell’Ordine non saranno più sole e vessate dai propri vertici con uscite pubbliche a tutela di chi delinque, questo sarà il primo passo che riporterà la Legalità nel nostro Paese».

E’ duro il commento di Gianluca Vinci, segretario della Lega Emilia, e candidato nel listino alla Camera nel collegio Piacenza-Parma-Reggio. Il segretario del Carroccio emiliano interviene dopo gli scontri di Piacenza, provocati dal corteo antagonista, che hanno causato cinque feriti: 4 carabinieri e un giornalista.

Sulpl Piacenza – “Non si usi la violenza al posto della democrazia”. “Non esistono motivi o ragioni che possano consentire, a chicchessia, di commettere reati e manifestazioni di inaudita violenza per supportare le proprie ragioni.

Una vera e propria barbarie di piazza, che non solo non può avere colore politico in Italia, ma che altresì non potrà restare impunita, è quella a cui ha assistito ieri la città di Piacenza.” Lo afferma in una nota Oliviero Pietrarelli Segretario provinciale Generale del Siulp nel commentare i fatti occorsi in Piacenza all’indomani della manifestazione di piazza degli antagonisti alla destra.

Esprimo a nome del sindacato che rappresento un forte plauso a uomini e donne delle forze dell’ordine che hanno fronteggiato corpo a corpo le frange estremiste di manifestanti. Esprimo anche, grande apprezzamento alle Autorità di Pubblica Sicurezza che, con equilibrio ed esperienza hanno coordinato i reparti delle forze di polizia a tutela dell’ordine
pubblico e democratico a garanzia delle nostre libertà.

Un augurio dal cuore di pronta guarigione ai colleghi feriti nell’adempimento del dovere. Infine, chiediamo alla magistratura di operare con determinazione nell’individuazione dei responsabili di questa incomprensibile e gratuita

Segreteria provinciale di Piacenza del Sap (sindacato autonomo di polizia) – Visti i fatti accaduti sabato 10 febbraio a Piacenza, vorremmo rappresentare al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia, al Prefetto di Piacenza, al Questore di Piacenza e a tutti i vertici istituzionali e politici, in quale stato d’animo si sentono oggi poliziotti e carabinieri che diventano prede di questi teppisti “autorizzati” a gesti violenti e che vengono riprodotti in molte chat come atti di eroismo in nome delpopolo e che per tanti giovani cybernauti diventano un vero e proprio modello da seguire.

Noi non possiamo essere il cuscinetto delle tensioni sociali. Siamo tutti vicino al collega carabiniere e ci mettiamo nei suoi panni moralmente quando dopo aver subito un massacro ad opera di quei delinquenti li vede allontanarsi con la massima tranquillità come se niente fosse successo.

Noi resteremo sempre dei professionisti, pronti a svolgere il nostro dovere in campo, ma la recezione di una pacca sulla spalla o di un encomio per le lesioni riportate e tutti gli atti di solidarietà, siamo davvero sicuri che potranno risolvere i grandi problemi che attanagliano la sicurezza?

Ma l’aver avuto le telecamere sulle divise e la presenza di un magistrato durante quegli scontri con conseguente direttissima nei confronti degli autori, con condanne immediate e da una pena certa, avrebbe scaturito lo stesso clima di violenza? Insomma, lo scenario di oggi, in una tranquilla cittadina come Piacenza, è quanto
dovremmo aspettarci in futuro da questa “società civile”?

Ma chi difende i difensori? Si approvino al più presto i protocolli operativi per evitare che la legge indebolisca ancora le forze dell’ordine. Lo avevamo detto e ribadito con diversi interventi e comunicati che il sistema non ci vuole operativi, non vuole il bene della brava gente e per inficiare il nostro operato, ha pensato bene di approvare una legge come quella del reato di tortura, facendo un favore al partito dell’Antipolizia, i terroristi mancati, gli stessi che hanno
promosso altrettanti vergognosi disegni di legge come quello degli alfanumerici (numeretti), quando noi avevamo proposto un sistema più all’avanguardia, ovvero telecamere sulle divise e nelle auto di servizio e nelle celle di sicurezza.

Una telecamera non avrebbe perdonato nessuno, men che meno i delinquenti. Ma tutelare i delinquenti, a quanto pare, è la priorità di questa politica, che attua una legge criminale e di fatto “tortura” la brava gente.

Tommaso Foti (Fratelli d’Italia): vergognoso quanto accaduto al corteo della sinistra 

E’ semplicemente vergognoso che per il secondo sabato consecutivo sui quattro in cui è possibile effettuare campagna elettorale, una banda dell’ultrasinistra impedisca ad altri di manifestare Oggi siamo stati impediti di potere distribuire materiale propagandistico del centrodestra per lasciare il passo a una banda di teppisti dell’ultrasinistra che si è scatenata contro la polizia‎ in modo delinquenziale.

Quanto accaduto dimostra chiaramente che mentre le forze dell’ordine devono subire le violenze di delinquenti professionali, famiglie e bambini si sono visti rovinata la tradizionale vasca in centro. Adesso è ora di dire basta: non è possibile che ai cittadini per bene sia impedito di potere vivere tranquillamente ed eredi malsani di quel malsano sessantotto facciano quello che vogliono, violando ogni norma di legge. Ci pensino i piacentini il 4 marzo a fare piazza pulita dei teppisti rossi e dei cialtroni che li proteggono.

Il Pd: condanna per i violenti, solidarietà alle forze dell’ordine – Gli incidenti di oggi pomeriggio sono di inaudita gravità, hanno colpito una città tranquilla costringendo persone inermi come mamme con bambini e anziani a mettersi al riparo terrorizzati da quanto stava succedendo. Quello che si temeva è purtroppo successo. Le dichiarazioni violente di alcuni esponenti dei movimenti antidemocratici dei giorni scorsi si sono trasformate in una violenza reale.

Il Pd condanna chi ha voluto trasformare un’occasione di testimonianza per la democrazia è l’antifascismo in una bagarre dove è impossibile distinguere le differenze tra estremismi. Di qualunque colore ci voglia fregiare la violenza è sempre un attacco alla democrazia, alla libertà e alla nostra Costituzione.

A maggior ragione ci riconosciamo nell’iniziativa pacifica e ordinata che si è svolta al mattino grazie ad Anpi e alla quale abbiamo aderito insieme alle molte altre organizzazioni e  associazioni come i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e i partigiani cristiani. Il nostro plauso e la nostra solidarietà va alle forze dell’ordine impegnate a contenere i violenti, in particolare a chi, nell’esercizio della sua funzione come anche i giornalisti, è rimasto vittima di pestaggio.

La violenza ha una sola matrice, quella contraria alla democrazia, un solo sentimento quello della paura, una sola conseguenza quella di restringere la libertà di ognuno di noi.

Commenti

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  1. Scritto da Cinzia

    Non leggo commenti su questo inqualificabile episodio. Questo a dimostrazione dell’intelligenza, senso di responsabilità, discrezione e correttezza della gente di destra. Onore, lealtà e disciplina soni i valori che ci contraddistinguono e il 4 marzo la gente ce ne darà atto. Se l’avessimo fatto noi una simile manifestazione!!! Ai posteri l’ardua sentenza….

    1. Scritto da Claudia

      Cara Cinzia, se l’avesse fatto la destra apriti o cielo (vedi cosa è’ successo per il fatto di Como che non è’ neanche una millesima parte di ciò’ che è’ successo ieri in citta’) ! Mi tranquillizza il fatto che il Questore ha dichiarato massima intransigenza e severità’ nei responsabili di queste vigliaccate! La paura che però’ nei processi vengano difesi dai principi del foro in cerca di visibilità!! Si attaccano a qualche cavillo e se la cavano con poco! Sono fiduciosa nei magistrati piacentini che spesso hanno dimostrato pugno di ferro davanti a reati così’ evidenti!