Buttarelli “Mie opere fatte per essere vissute. I bimbi vengano pure a giocare in piazza” foto

“Non è successo nulla, questa scultura era già stata danneggiata tempo fa e riparata con del mastice che, evidentemente ha ceduto. Si tratta di opere che sono fatte per essere vissute e i bimbi vengano pure a giocare qui, anzi mi fa piacere”.

Così l’artista Brunivo Buttarelli stempera le polemiche scatenate, via social, dopo il danneggiamento di una delle sue possenti sculture esposte in piazza Sant’Antonino a Piacenza.

Buttarelli ha effettuato un sopralluogo accompagnato dalla gallerista Sandra Bozzarelli de Il Lepre, che cura questa esposizione e la personale dell’artista che sarà inaugurata a palazzo Farnese il 14 aprile.

Nella serata di ieri si era infatti diffusa la notizia del danneggiamento di una delle 3 sculture in piazza Sant’Antonino, un atto che era stato considerato intenzionale e subito biasimato. Impossibile sapere se il pezzo di marmo, già oggetto di un precedente intervento di restauro, si sia staccato perché già deteriorato magari in seguito a qualche gioco scalmanato.

“I piacentini sono persone sensibili, ma i bambini continuino pure a venire a giocare in piazza. Provvederò a predisporre un rinforzo ulteriore alla base della statua, per essere più sicuro” commenta Buttarelli.

Le sculture resteranno in piazza fino al 6 giugno

Brunivo Buttarelli, noto in ambito internazionale, è nato nel 1946 a Casalmaggiore (Cr). Già docente, per quasi vent’anni, di Tecniche pittoriche murali all’Istituto Toschi di Parma, nello stesso periodo ha lavorato come restauratore di affreschi, opere lignee e lapidee, coltivando anche lo studio dell’archeologia. Fondatore del Centro Casalasco di Studi Paleontologici, ha iniziato nel 1986 l’attività di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma. Nel 1990 ha abbandonato l’attività didattica per dedicarsi completamente alla ricerca scultorea, intrecciando nella sua opera l’esperienza multidisciplinare acquisita, la pratica sul campo nella bottega di falegnameria del padre e l’utilizzo di diversi materiali.

Le sue opere, presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, sono state esposte anche all’esterno del Muse – Museo di Scienze di Naturali di Trento progettato da Renzo Piano, nell’ambito del progetto “Muse en plein air”.

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