Piacenza, nuovo week-end di pausa. Alle porte la super-sfida di Pisa

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Settimana di pausa per il Piacenza, che dopo lo stop forzato di Viterbo osserverà sabato prossimo il proprio
turno di riposo prima di rituffarsi nel campionato con ben 6 turni (Pisa, Prato, Giana, Pistoiese, Viterbese,
Carrarese) spalmati in 20 giorni di calendario.

Un vero e proprio tour de force che dovrebbe finalmente chiarire e delineare la classifica dei biancorossi e definire i rapporti di forza e gli obiettivi finali; nel mentre la squadra di Franzini potrà sfruttare le giornate senza impegni agonistici per recuperare quelle situazioni fisiche precarie trascinate nelle ultime settimane: Di Cecco, Morosini, Taugourdeau e Pesenti dovrebbero finalmente essere tutti arruolabili per la prossima temibile trasferta dando cosi al tecnico piacentino vasta possibilità di scelta in particolare in mediana, dove il recupero in particolare dell’ex Virtus Bergamo potrebbe conferire maggiore filtro e fisicità a supporto del tridente d’attacco più leggero.

I prossimi avversari stanno vivendo una particolare situazione di crisi; il tecnico Michele Pazienza, che esordì in panchina proprio all’andata al Garilli, è quasi all’ultima spiaggia nel delicato impegno di sabato contro l’Alessandria e in caso di nuovo flop dopo le sconfitte con Lucchese e Gavorrano il suo destino parrebbe segnato; il presidente Corrado non vuole perdere la possibilità di rimanere agganciato al treno promozione proprio ora che i cugini del Livorno sono in preda anch’essi ad una profonda debacle con le dimissioni del tecnico Sottil dopo l’evaporazione incredibile dei nove punti di vantaggio sul Siena.

In casa Pisa a tenere banco è soprattutto la particolare situazione del difensore Luigi Carillo, ufficialmente fuori rosa per infortunio, protagonista di un caso di mercato tra Pescara e Pisa con il riscatto automatico del giocatore da parte dei neroazzurri nell’eventualità di un impiego di 20 presenze stagionali ( attualmente a 18). Una situazione delicata e mal gestita dallo staff tecnico che sta suscitando clamore in Toscana, con il concreto rischio di surriscaldare un ambiente già di per sé molto partecipato ed invasivo.

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