La Redazione del “Civico 11” svela i misteri della Cattedrale fotogallery

Dopo la salita al Guercino e quella al Pordenone, la Redazione del “Civico 11” non poteva mancare l’appuntamento con un altro evento culturale clou per Piacenza, la mostra su “I Misteri della Cattedrale”. Così nei giorni scorsi una nutrita delegazione della redazione è approdata in Duomo.

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Nella fotogallery le tante foto scattate dai redattori, mentre il racconto è stato curato da Luca Tinelli.

Mercoledì 16 maggio abbiamo fatto una visita interessantissima, siamo andati ai “Misteri della Cattedrale: meraviglie nel labirinto del sapere”. L’evento si svolge dal 7 Aprile al 7 Luglio all’interno del Duomo di Piacenza.

Appena arrivati abbiamo visto un filmato sulla costruzione del Duomo o cattedrale di Piacenza. I lavori per la sua costruzione sono iniziati nel 1122. Proseguendo il percorso abbiamo visto i vestiti dei vescovi, ricamati o con decorazioni d’oro e gli accessori in oro o argento usati da essi per cerimonie, celebrazioni e rituali in epoca medioevale tutti conservati in teche di vetro, vi sono anche dei quadri stupendi risalenti al medioevo.

Dopo siamo andati in una stanza a vedere un filmato dove un esperto ha detto che nella biblioteca sono raccolti importanti testi sacri, tra cui importantissimi Codici. La biblioteca è una stanza piccola con scaffali molto alti pieni zeppi di libri antichi e al centro della stanza, ci sono quelli più significativi protetti da teche di vetro e con delle cuffie collegate ad un tablet abbiamo ascoltato delle musiche ecclesiastiche usate per fini religiosi.

Abbiamo visto dei quaderni del tempo, il posto dove suonava le campane e il meccanismo dell’orologio della Cattedrale, dopodiché abbiamo iniziato la salita alla cupola.

Stando su un “balconcino” all’interno della chiesa, abbiamo ammirato la cupola affrescata dagli splendidi dipinti del Guercino. Proseguendo siamo arrivati ad un corridoio con ai la opere di artisti italiani. Questa visita mi ha molto interessato ed incuriosito e spero di tornarci perché ne vale la pena di vedere le magnificenze che ci sono.

Luca Tinelli