Fondi antisismici bloccati per le scuole, i sindaci e la Provincia si mobilitano

Edilizia scolastica, interventi antisismici per quasi 12 milioni bloccati da una sentenza della Corte Costituzionale: la Provincia di Piacenza e i sindaci dei quindici comuni coinvolti si mobilitano per uscire da una “situazione grave” scrivendo alle istituzioni.

Nella mattinata di lunedì 30 luglio si è tenuto un incontro a Palazzo Garibaldi per affrontare il problema causato da una sentenza della Corte Costituzionale, su ricorso della Regione Veneto, che ha bloccato una parte della legge finanziaria del 2016.

In particolare, stabiliscono i giudici “l’impugnato comma 140, che disciplina finanziamenti gestiti unilateralmente dallo Stato, è illegittimo nella parte in cui non richiede un’intesa con gli enti territoriali in relazione ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri riguardanti settori di spesa rientranti nelle materie di competenza regionale”.

“Una situazione molto grave – la definisce così il Presidente della Provincia Francesco Rolleri – che compromette di fatto l’inizio dei lavori antisismici e dell’edilizia scolastica in generale in diversi comuni della nostra provincia”.

STOP A 12 MILIONI IN 15 COMUNI – “Oggi ci siamo incontrati con i sindaci – ha proseguito – e andremo a preparare una nota congiunta rivolta in primis al Ministero dell’Istruzione e poi alla Regione, alla Conferenza Stato Regioni e ai nostri parlamentari per sensibilizzare su questo grave problema e vedere di sbloccare questi fondi”. Ad essere “congelati” sono interventi per poco meno di 12 milioni di euro per 16 interventi in 15 comuni del piacentino.

Un fronte compatto quello dei primi cittadini dei paesi coinvolti (presenti all’incontro Agazzano, Alseno, Alta val Tidone, Borgonovo val Tidone, Cadeo, Carpaneto, Castelvetro,  Farini, Fiorenzuola, Gropparello, Gossolengo, Gragnano), “al di là – è stato più volte sottolineato – di polemiche politiche e partitiche”.

I SINDACI – “E’ una situazione imbarazzante – dice senza mezzi termini il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla – come amministratori abbiamo messo la faccia davanti ai cittadini, prendendoci la resposabilità e affidando la progettazione degli interventi, e ora la procedura è bloccata”. “Secondo la nostra interpretazione, la sentenza della Corte Costituzionale tutela la prosecuzione dei procedimenti in corso, in particolare nei casi in cui si toccano temi sensibili per i cittadini come gli interventi antisisimici: il Ministero si deve prendere la responsabilità politica di sbloccare la situazione e permetterci di andare avanti”.

“Abbiamo agito in buona fede sulla base di atti ufficiali – fa eco Patrizia Calza, sindaco di Gragnano e vicepresidente della Provincia – parliamo di interventi di fondamentale importanza”.

Tra i comuni più penalizzati dal blocco dei finanziamenti quello di Cadeo “Abbiamo avviato il procedimento nel 2011, anno del mio primo insediamento – ricorda il sindaco Marco Bricconi –, da due anni siamo cantierabili e attendevamo solo i fondi: non intendo fermare un iter partito sette anni fa, il Miur deve darci risposte in fretta. I ragazzi vanno a scuola sotto la responsabilità dei sindaci che fanno di tutto per rispettare le norme”.

Sulla stessa linea anche i primi cittadini di Gossolengo e Gropparello Angelo Ghillani e Claudio Ghittoni: “Una situazione che ci coglie impreparati, tutti noi davamo per acquisito di dover procedere con gli interventi già finanziati” – afferma Ghillani, mentre per Ghittoni “non si possono tenere bloccati i sindaci su questioni così importanti per un tecnicismo: tutti noi contavamo su questi fondi”.

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