Restauro dei mobili, con i corsi Enaip il lavoro entra in carcere

Nelle scorse settimane si è concluso il secondo corso di formazione, organizzato e gestito dal Centro di Formazione Enaip, rivolto a 15 persone detenute nell’istituto Penitenziario di Piacenza.

Dopo la prima esperienza formativa sviluppata nel 2016-2017, con l’acquisizione da parte di 12 detenuti di una specifica qualifica professionale riguardante la produzione di pasta fresca, un analogo percorso formativo è stato realizzato nel 2017-2018 ed ha riguardato il recupero ed il restauro di mobili d’arredo.

Altri 11 detenuti hanno pertanto sostenuto l’esame ed acquisito la relativa qualifica, dopo un percorso interessante e molto apprezzato dai soggetti partner che hanno messo a disposizione i mobili da restaurare. In particolare hanno collaborato all’iniziativa la Caritas di Piacenza, la Parrocchia di Fiorenzuola e la Fondazione Opere Pie Riunite onlus di Codogno.

Le lezioni teoriche e le attività di laboratorio sono state tenute dal Restauratore Alberto Bosoni, che in 300 ore di attività ha fornito le basi di conoscenza per un lavoro di qualità, che hanno permesso l’acquisizione delle competenze necessarie per sviluppare un’attività senz’altro qualificata ed impegnativa.

lavori legno carcere Enaip

Considerato i lusinghieri risultati conseguiti, nei giorni scorsi è stato avviato un terzo percorso di operatore edile per le rifiniture murarie d’interni, con il coinvolgimento di altri 15 detenuti che svilupperanno un analogo corso di 300 ore riguardanti sia lavori di esecuzione e ristrutturazione di murature, sia le tecniche per l’esecuzione di intonaci e rivestimenti, oltre all’utilizzo di materiali per la verniciatura e carteggio.

Nel frattempo la Regione, ha finanziato un quarto percorso formativo riguardante gli impianti termo-idraulici che potrà essere realizzato il prossimo autunno-inverno.

Con quest’ultimo finanziamento l’Enaip, in collaborazione con la direzione della casa circondariale piacentina ed alcune cooperative sociali (L’Orto Botanico, Consorzio Solco, Oltre il muro) realizzerebbe nel triennio 2016-2019 quattro percorsi formativi in ambiti professionali senz’altro interessanti, con il coinvolgimento di oltre 60 persone detenute, a dimostrazione che i lavori sviluppati in Rete ottengono sempre buoni risultati.

lavori legno carcere Enaip

Tenendo conto che la formazione professionale e il lavoro si configurano come parte integrante del trattamento penitenziario e ne costituiscono una componente fondamentale ai fini del percorso di reinserimento sociale, questa offerta di politiche attive per il lavoro è stata approvata e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna con le risorse del Fondo Sociale Europeo-Asse II-Inclusione sociale e lotta alla povertà.

lavori legno carcere Enaip

La Direzione del carcere ha espresso la “piena condivisione” ed un “vivo apprezzamento” per la complessiva offerta formativa rivolta a un numero considerevole di persone e nello specifico, “per l’andamento dei progetti, particolarmente graditi dai detenuti, che vengono così sottratti ai tempi morti delle detenzione, acquisendo abilità spendibili all’esterno”.

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