Africa Mission presenta in Cattolica il progetto di sviluppo agricolo e alimentare per l’Uganda

Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo sarà presente presso l’università Cattolica di Piacenza giovedì 4 ottobre per la festa del dono organizzata dall’Università stessa in collaborazione con lo Svep.

Sarà un’occasione per la Ong piacentina di presentare il progetto che sta realizzando in Uganda denominato: “Nutrire di cibo e conoscenze le comunità dei distretti di Moroto e Napak”, che coinvolge direttamente anche l’ateneo piacentino.

Il progetto, di cui è capofila Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, è finanziato per il 80,68% dal Governo Italiano attraverso l’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e coinvolge sia partner locali sia importanti partner italiani, tra i quali Medici con l’Africa Cuamm di Padova, storica ONG italiana tra le più importanti nell’ambito sanitario, che realizzerà la componente sanitaria del progetto, e come consulenti la Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università Cattolica di Piacenza, Informatici senza Frontiere (ISF) e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer.

La regione ugandese interessata dal progetto è quella della Karamoja, una delle più povere dell’intera Africa, dove l’intervento congiunto nell’ambito agro-zootecnico, seguito da AMCS, e in quello sanitario, seguito da Cuamm, rappresenta un importante servizio allo sviluppo delle regioni e alla tutela della dignità delle persone.

È un progetto complesso che, nei tre anni di durata, prevede un impegno finanziario totale di 1.477.001 euro, di cui 1.170.000 a carico dell’AICS e 307.001 a carico di AMCS e Cuamm. Il suo obiettivo generale è quello analizzare gli stati di sicurezza alimentare della regione e l’obiettivo specifico è quello di incrementare disponibilità di cibo nutriente e favorire l’adozione di buone pratiche igienico-sanitarie, nutrizionali e agricole.

Il progetto è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e vuole contribuire alla riduzione del numero di persone che soffrono la fame nei paesi in via di sviluppo.

La collaborazione fra Africa Mission e l’Università Cattolica ha preso avvio con la prima missione ricognitiva avvenuta tra il 16 e il 26 luglio 2018 dal prof. Giuseppe Bertoni, dal prof. Vincenzo Tabaglio e dal dottorando Andrea Minardi.

Durante la mattina del 4 ottobre, il dottorando Andrea Mainardi, il direttore di AMCS dott. Carlo Ruspantini e il laureando, già volontario di Africa Mission, Roberto Persi, illustreranno ai presenti l’approccio e le metodologie che verranno impiegate durante i tre anni di attuazione del progetto, che interesserà gruppi soprattutto di donne, coinvolgendoli in training di formazione sulle tecniche agricole e sull’allevamento, sulla corretta trasformazione e conservazione dei prodotti e infine sull’aspetto igienico sanitario riguardante una dieta equilibrata soprattutto per i bambini.

«Il progetto -spiega Carlo Ruspantini, direttore di AMCS- coinvolgerà circa 7 mila persone in tre anni. Le 2.450 famiglie locali destinatarie della formazione realizzeranno 425 orti di villaggio e, a loro volta, si impegneranno a trasmettere le loro conoscenze ai vicini, in modo da permettere una maggiore diffusione delle nozioni apprese.

Per noi e per l’Università Cattolica –conclude Ruspantini- questo progetto è una grande occasione per collaborare al raggiungimento di un obiettivo che sta a cuore ad entrambe le realtà: offrire a chi versa in situazione di estrema indigenza un’opportunità di migliorare la qualità della vita propria e di quella dei propri figli».

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