Mercatino di Natale, non solo proteste. C’è chi sceglie di partecipare “Per noi è tradizione”

Arrosticini abruzzesi, arancini siciliani, taralli pugliesi…non si può certo dire che in piazza Cavalli si respiri un’aria natalizia tra le casette di legno posizionate all’ombra di palazzo Gotico.

Una scelta quasi obbligata, si dice, visto il susseguirsi di azioni legali tra Comune e il comitato degli storici ambulanti del mercatino natalizio.

Le casette, insomma, ospiteranno i commercianti che hanno risposto alla chiamata dell’associazione Natale a Piacenza che organizza l’animazione in piazza.

A guardar meglio qualche suggestione natalizia c’è, e non parliamo solo di vin brulé e frittelle di natale. Tra i commercianti che hanno già vestito a festa la propria casetta incontriamo una vecchia conoscenza: un ambulante storico di Piacenza, una presenza fissa in occasione dei mercatini di Natale e non solo, con il proprio banco di tessili e complementi d’arredo.

Insomma, è quello che giornalisticamente verrebbe definito un “dissidente” del fronte unito degli ambulanti “sfrattati” dalla piazza. In realtà, i toni usati dal diretto interessato nello spiegare le proprie ragioni sono molto concilianti e per nulla belligeranti.

“La nostra società è di Piacenza, ma siamo soprattutto presenti in fiere e manifestazioni nel Nord Italia e in Europa – dice il commerciante, che preferisce non dare le proprie generalità -, nel Piacentino non partecipiamo più a singoli mercati, ma siamo presenti a eventi, come quelli di Grazzano Visconti e il mercato Europeo. Per questo motivo abbiamo deciso di non fare ricorso, a differenza di altri, contro la decisione del Comune”.

“Ma quando alla fine di novembre siamo stati contattati dall’associazione che cura l’animazione natalizia, chiedendoci di partecipare, abbiamo deciso di aderire. E’ da 25 anni che prendiamo parte al mercatino di Natale, per noi è una tradizione. Certo, aspettiamo l’8 dicembre, quando si terrà l’inaugurazione del villaggio di Natale, con l’apertura di tutte le casette”.

Più pepato è il commento di Orazio Pesenti, passato a salutare l’amico. Fino a qualche anno fa il suo banco di dolciumi era una presenza fissa in piazzetta San Francesco, durante il periodo natalizio. Poi la decisione di non partecipare più, complice un’0fferta complessiva poco accattivante.

Per lui gli ex colleghi hanno “perso un’occasione. La gente vuole vedere cose nuove, innovative. E’ inutile impuntarsi sulle stesse proposte, meglio trovare delle alternative. Vede – dice indicando la casetta allestita proprio dallo storico commerciante piacentino – alla fine, disponendo bene la merce, è possibile avere a disposizione la stessa metratura della bancarella. Anzi, personalizzando l’esposizione, si cattura di più l’attenzione”.

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