Crotti (Coldiretti): “Le falde sono più basse del 2017, più infrastrutture per trattenere l’acqua”

Non siamo ancora in emergenza siccità, ma poco ci manca. L’appello del presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti è quello di arrivare al più presto a una gestione di sistema e “intelligente” della risorsa idrica.

Intanto siamo a marzo e nei campi già si irrigano le colture, anche perchè le falde freatiche sono più basse del 2017.

“La situazione climatica è sotto agli occhi di tutti, nella nostra regione registriamo – fa notare Crotti – un meno 50 % di precipitazioni rispetto alla media. E’ una situazione che non è ancora di emergenza ma nelle campagne dobbiamo irrigare per far crescere le nostre colture primaverili, il pisello, cipolla e scalogno”.

“Qualcuno sta già irrigando il grano e dovrà irrigare il terreno anche per il trapianto del pomodoro. La preoccupazione è alta perchè le falde freatiche sono più basse del 2017 e non sono ancora state recuperate le perdite di quell’anno. Siamo già impegnati ad adottare tutte le tecniche di irrigazione per ridurre lo spreco d’acqua”.

“Stiamo inoltre realizzando impianti di subirrigazione, un sistema molto efficiente per certe colture. Ma c’è bisogno di infrastrutture che possano garantire di trattenere l’acqua quando c’è e anche gestire l’abbondanza. Il nostro timore è che dopo un periodo di carenza, possano arrivare piogge violente che possano fare danni anche maggiori perchè non riusciamo a governarle”.

“Occorre riportare l’acqua dentro il reticolo idrico – conclude Crotti – come era un tempo per ricaricare le falde, sono gli interventi che la nostra provincia dovrebbe fare in una visione di sistema. Il problema non è quello di rubare l’acqua all’ambiente per darla all’agricoltura, qui il tema è garantire l’uso dell’acqua in modo intelligente”.

“Se non corriamo ai ripari un domani non avremo più acqua che scenda dai rubinetti, ma soprattutto non avremo più acqua buona. Dobbiamo attrezzarci di fronte a un clima che cambia”.