Il padrone ha un malore, cane dimenticato in auto salvato da Guardie Zoofile e volontari

Il padrone ha un malore, cane dimenticato in auto per ore viene salvato dalle Guardie Zoofile Enpa e dall’associazione “Asilo del cane”.

Vicenda fortunatamente a lieto fine per Charlie, protagonista suo malgrado di una disavventura. Tutto è iniziato venerdì a Lugagnano (Piacenza), quando il proprietario del piccolo quattrozampe è stato colto da malore mentre si trovava sul mercato del paese; subito soccorso da conoscenti, è stato trasportato con l’ambulanza all’ospedale di Fiorenzuola D’Arda.

L’uomo al mercato non era venuto da solo, ma aveva portato con sé il suo fedele amico Charlie: “Il cane di nove anni – spiegano le Guardie Zoofile Enpa – non trovando più il suo padrone girava disorientato per la piazza, così alcuni amici dell’uomo lo hanno messo dentro la macchina del suo padrone, lasciata aperta con tanto di chiavi nel quadro”.

È qui che inizia la disavventura di Charlie, rimasto nel veicolo – con i finestrini semi chiusi e al sole – per quasi otto ore, fino a quando un’amica del proprietario, accortasi dell’accaduto, ha allertato Daniela Soleggiato, gestore del canile di Castell’Arquato. Quest’ultima si è subito attivata, con il supporto della Caserma dei Carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, intervenendo sul posto insieme alle Guardie Zoofile dell’Enpa e il loro Capo Nucleo Michela Bravaccini.

“Charlie sembrava molto provato e spaventato dalla lunga permanenza in auto – raccontano -, ma i volontari dell’associazione Asilo del Cane, cui fa capo la signora Soleggiato, non hanno avuto difficoltà a recuperarlo e trasportarlo al canile di Castell’Arquato, in modo che potesse rifocillarsi e trovare riparo fino a quando il suo padrone non sarebbe stato meglio (nella foto)”.

Nel frattempo le Guardie Zoofile dell’Enpa, dopo aver eseguito gli accertamenti del caso, hanno incontrato in ospedale il proprietario di Cherlie: “Gli abbiamo restituito le chiavi dell’auto, ma il più bel sorriso lo ha fatto quando gli abbiamo detto che Charlie era al sicuro – ricorda il Capo Nucleo Bravaccini -. Sono cose che non si possono spiegare, per molte persone sole gli animali domestici diventano l’unica fonte di affetto e attenzione, sono la loro famiglia”.

“Rassicurato sulle condizioni di Charlie, l’uomo è stato veramente contento di sapere che il suo fedele amico era in mano sicure, confidando alle guardie di non avere nessuno che si potesse prendere cura di Charlie in sua assenza”.

Una volta dimesso dall’ospedale ha potuto riabbracciare l’amico a quattrozampe, ringraziando calorosamente gli angeli custodi della sua “famiglia”, ovvero i Volontari dell’associazione Asilo del cane e le Guardie Zoofile dell’Enpa.

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