Venerdì corteo per il clima a Piacenza “Non bruciate il nostro futuro”

In tutto il mondo, ed anche a Piacenza, il 15 marzo studenti, scuole, ma anche cittadini, si mobiliteranno attraverso uno sciopero contro il riscaldamento globale con cortei e manifestazioni per chiedere un cambiamento nelle politiche e sensibilizzare le persone, e in particolare le istituzioni sul fatto che “l’impatto umano sul Pianeta è sempre meno sostenibile ed il tempo per salvare il nostro Pianeta sempre più breve”.

Marcia Fridays for Future

La manifestazione si ispira all’attivista sedicenne svedese Greta Thunberg, che dall’inizio dell’anno scolastico protesta davanti al Parlamento svedese con pacifica ostinazione, mettendo l’azione concreta prima del dovere sociale di andare a scuola. Questo esempio ha spinto una grande massa di giovani a unirsi al movimento Fridays For Future, trascendendo confini nazionali per rispondere a un problema globale.

FRIDAYS FOR FUTURE A PIACENZA – Nella nostra città è in programma un corteo, promosso da Fridays for Future in collaborazione con Legambiente, Fiab Amolabici, Enegetica, Velolento e Cinemaniaci, che attraverserà tutto il centro della città dal Pubblico Passeggio (dove è in programma il ritrovo alle 8.45, partenza ore 9.10) fino a via Maculani passando per piazza Cavalli.

La manifestazione è stata presentata nella sede piacentina di Legambiente, alla presenza di alcuni studenti: Luca Casana (Conservatorio “Nicolini” e fondatore della pagina Fb “Fridays for Future Piacenza”), Sara Casagrande, Lucy Marenghi e Elena Rapaccioli (Liceo Gioia), insieme a Filippo Motta e Annapaola Ardemani (Servizio Civile Legambiente)

“Non ci aspettavamo una tale adesione, ad oggi siamo oltre un migliaio – spiegano i promotori -. Questa entusiasmante partecipazione è un segnale chiaro: la rotta deve essere cambiata e le istituzioni devono far conto con nuove generazioni che ormai sono consce dell’impatto antropico e che chiedono azioni vere e concrete per un futuro migliore, il loro”.

“La manifestazione – precisano – non è quindi uno sciopero da o contro la scuola, ma una sciopero/corteo contro i cambiamenti climatici, affinché ciò che viene insegnato ai ragazzi dai libri di scuola venga attuato dagli adulti, coerentemente e concretamente”.

“Gli studenti sono pronti a fare il “loro dovere”, vogliono cambiare quegli stili di vita consumistici figli di un mondo sbagliato e insostenibile, ma per questo devono essere messi in grado dalle istituzioni locali e globali di attuare comportamenti ecologici, equi e solidali tanto necessari quanto ineluttabili. Loro si impegnano, ma la politica?”.

“Ci auguriamo che dal 15 in poi nasca un movimento eco-logico costante e continuativo, una piccola rivoluzione di pensiero che porti a Piacenza un cambiamento reale, nei singoli cittadini, nelle istituzioni, nella scuola stessa”.

Per tutti coloro che non potranno partecipare, la proposta è quella di fermare per un’ora (dalle 10 alle 11) l’ordinario programma scolastico per parlare “di riscaldamento globale, delle sue conseguenze globali e locali, ma soprattutto delle azioni concrete che i singoli individui possono compiere e delle scelte politiche che le istituzioni devono attuare”.

“Agli interessati – concludono – invieremo del materiale informativo”.

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