Ecomafie e fiume Po, in Fondazione il web doc di Giulia Paltrinieri

L’associazione 100×100 in movimento organizza l’incontro “Le mani sul fiume. Mafie ed ecomafie al Nord“, in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il gruppo Agende Rosse di Mantova e Provincia, Terre di Zara, Comitato Mantova Acqua-Ambiente e Legalità, Teatro Trieste 34.

Appuntamento sabato alle 18, all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, per la visione del docweb realizzato da Giulia Paltrinieri, vincitrice della sesta edizione del premio sul giornalismo investigativo “Roberto Morrione”.

Interverranno: Giulia Paltrinieri, autrice del docweb; Paolo Refolo, ex consigliere provinciale di Mantova; Giuseppe Montorsi, coordinatore Agende Rosse Mantova. Introduce e modera Rossella Noviello, presidente di 100×100 in movimento.

IL TEMA – Come è possibile che anche il grande fiume Po sia oggetto di arricchimento ed espansione di potere per le cosiddette “ecomafie”? Cave di gesso e ghiaia, ma soprattutto sabbia per l’edilizia.

“Molti dei luoghi e delle fatti raccontati in questo webdoc sono ambientati in luoghi protetti dalla Rete Natura 2000: tra le ZPS (le zone a protezione speciale) ci sono Viadana e San Benedetto Po, il Parco regionale del Po, la Garzaia di Pomponesco (nel mantovano) e la golena del Po di Gualtieri, Guastalla e Luzzara (nel reggiano); tra le ZSC (le zone speciali di conservazione) c’è tutta l’asta del Fiume e tutta la fascia golenale”.

“Questo non significa che ogni intervento umano (anche di escavazione ad esempio) sia proibito: deve essere però autorizzato e svolto in maniera quanto più attenta e rispettosa dell’ambiente e dell’ecosistema. Molti Piani Cave provinciale sconsigliano di operare in questi luoghi o in zone contigue. Nel caso venga autorizzato, gli obblighi di controllo e riqualificazione ambientale sono sulla carta severissimi. Cosa che invece non sempre abbiamo la certezza sia avvenuta.”