Caldo estremo, allerta gialla della protezione civile. La Croce Rossa potenzia i servizi

Dall’Africa in arrivo un caldo da record a Piacenza. Il picco si toccherà nella giornata di domani, giovedì 27 giugno, quando le temperature dovrebbero oscillare tra i 38°C e i 40°C. Anche venerdì ci si aspetta un clima “rovente”, pur con massime leggermente inferiori di un paio di gradi.

Secondo gli esperti era dal 2003 che a giugno non si toccavano questi vertici di caldo: particolarmente indicativa della situazione che ci prepariamo a vivere è la sottostante mappa nazionale dell’indice del disagio climatico, pubblicata sul profilo facebook di meteo Valnure.

Contestualmente a queste previsioni, la Protezione Civile Emilia Romagna ha deciso di lanciare per la giornata di domani, anche per la nostra città, un’allerta gialla per temperature estreme. L’allerta avrà validità per tutte le 24 ore di giovedì, quando – secondo quanto si legge nel bollettino – si prevedono nelle aree interne di pianura temperature massime intorno ai 37 °C, con picchi intorno ai 38, più probabili lungo l’asta del Po. La tendenza sulle 48 ore successive è all’attenuazione di questo fenomeno.

LA CROCE ROSSA POTENZIA I SERVIZI – A seguito dell’allerta gialla per “temperature estreme” emanata per la giornata di giovedì 27 giugno dalla Regione Emilia-Romagna la Croce Rossa di Piacenza ha predisposto un potenziamento dei servizi di emergenza su tutto il territorio provinciale.

Stando alle previsioni meteorologiche, infatti, sono previste temperature che potrebbero toccare i 40° sia nel capoluogo di provincia che lungo l’asta del Fiume Po. Per questo, di concerto con la Prefettura di Piacenza, Croce Rossa attiverà, a partire dalle ore 10 del mattino del 27 giugno, e sino a cessate esigenze, un mezzo mobile dotato di oltre 600 bottiglie d’acqua da distribuire agli automobilisti nel caso si verifichino colonne di traffico lungo l’autostrada A21 (tratto compreso casello di Castelsangiovanni fino a complanare di Piacenza Sud, entrambe le direzioni) e lungo l’A1 (tratto compreso casello Basso Lodigiano fino a casello di Fiorenzuola D’Arda, entrambe le direzioni).

Croce Rossa servizi caldo

Inoltre, un’ulteriore ambulanza con volontari in pronta partenza sarà a disposizione della Centrale Unica 118 Emilia-Ovest Parma Soccorso (oltre a quelle già in essere e che quotidianamente svolgono il servizio di emergenza-urgenza in convenzione con il 118). Un ulteriore equipaggio per ottemperare ad eventuali criticità che dovessero verificarsi per la popolazione.

CONSIGLI UTILI – In casi come questi il caldo rischia di rappresentare un pericolo anche per la salute, sopratutto per alcune fasce d’età particolarmente fragili: i consigli sono sempre gli stessi, può essere però utile darci una ripassata, andando a consultare la lista delle “buone pratiche” che si può trovare sul sito di Arpae.

Dai grandi classici “bere molta acqua” e “mangiare molta frutta”, fino ad alcuni consigli più specifici per persone affette da patologie che implicano l’assunzione di farmaci, come diabete e ipertensione.

Un vademecum, diviso in quindici punti fondamentali, da tenere a portata di mano per superare questi due giorni “roventi” e in generale i giorni più caldi dell’estate.

– Bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno) a temperatura non eccessivamente bassa. La temperatura ideale di una bibita, quella che permette un veloce assorbimento e un giusto raffreddamento, è intorno ai 10 gradi. In particolare gli anziani devono prestare particolare attenzione in quanto lo stimolo della sete spesso diminuisce con l´età avanzata.

– Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L´assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore.

– Mangiare molta frutta e verdure; fare pasti leggeri, preferendo pasta e carboidrati a carne e formaggi fermentati. Evitare di consumare cibi troppo caldi.

– Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono.

– Vestirsi con abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali. Assicurarsi che i familiari malati o costretti a letto o anziani non siano troppo vestiti.

– Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l´uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa.

– Evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d´aria.

– Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.

– Fare bagni o docce con acqua tiepida.

– Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.

– Se la casa è rinfrescata con i climatizzatori, è importante pulirne i filtri periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25-27 ºC, e comunque non troppo più bassa rispetto a quella esterna, in modo da evitare bruschi sbalzi di temperatura, spesso causa di malesseri.

– Ridurre il più possibile l´utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani.

Se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l´assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/farmaco o sole/farmaco. Tra le più frequenti, vi è l´eccessiva sensibilizzazione alla luce o i cali di pressione ed il rischio di svenimento. Chi è affetto da diabete deve esporsi al sole con molta cautela perché, a causa della possibile minor sensibilità alla dolore, potrebbe ustionarsi anche in maniera seria.

– Stare il più possibile con altre persone.

– Passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata (negozi, o altri luoghi pubblici climatizzati)

COME COMPORTARSI IN CASO DI EMERGENZA – Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè).

Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la vittima su un fianco.
Nel caso di crampi, non è necessario chiamare il medico. E’ comunque importante cessare ogni forma di attività fisica per alcune ore, riposare in un luogo fresco ed assumere liquidi.

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