“Area Farnesiana scelta pensando al futuro della città”. La minoranza non partecipa al voto

Via libera in Commissione a “Farnesiana 6” quale area del nuovo ospedale di Piacenza. A Palazzo Mercanti si sono riunite le commissioni consiliari Territorio e Servizi sociali (2 e 3) in seduta congiunta per esaminare la delibera della giunta comunale che ha individuato l’area sulla quale sorgerà il nosocomio cittadino.

Le commissioni, alla presenza del sindaco Patrizia Barbieri sono state chiamate ad esprimere un voto preliminare, prima dell’assemblea di Palazzo Mercanti venerdì 26 per la discussione finale e il pronunciamento definitivo.

“L’area che è stata scelta, la 6, è quella che maggiormente risponde alle caratteristiche richieste dall’Asl all’inizio di questo percorso – ha detto il primo cittadino -. E’ quella che potrà essere maggiormente sviluppata, ha i migliori collegamenti con il territorio. La tangenziale è già a 4 corsie, è vicina al casello autostradale di Piacenza Sud, la vicinanza del carcere non rappresenta un problema per il sorvolo aereo. Questa è stata una scelta fatta pensando al futuro della città. La Farnesiana è un’area importante per Piacenza, che vede tra l’altro anche la presenza della Cattolica”.

Sul futuro, invece, dell’attuale comparto ospedaliero il sindaco ha anticipato che la stessa Ausl si è detta disponibile ad aprirsi al confronto con i consiglieri comunali, dopo aver già formulato nelle scorse settimane alcune proposte. “L’importante è evitare – ha sottolineato Barbieri – il ripersi della situazione dell’ex clinica Belvedere”.

La delibera proposta, che è ricognitiva e prelude alla variante urbanistica vera e propria dei prossimi mesi, è stata approvata all’unanimità dalla maggioranza, mentre la minoranza compatta non solo non è intervenuta nel dibattito, ma non ha neppure partecipato al voto, nonostante sia stata più volte sollecitata in questo senso.

Sergio Pecorara (Fi), nel complimentarsi con il sindaco e con i tecnici per il lavoro svolto, ha già anticipato alcune proposte sul futuro dell’ospedale “vecchio”. “Potrebbe diventare una casa della salute. Vorremmo contribuire al dibattito con lacune esperienze portate dai cittadini”. Mauro Saccardi (Misto) ha chiesto invece perché sia stata scartata, tra le ipotesi, la 4, ossia l’area de La Verza, già parzialmente urbanizzata. “Troppo onerosi gli investimenti infrastrutturali, per collegarla alla città sarebbe stato necessario o realizzare una sopraelevata oppure realizzare un sottopassaggio, con il rischio però di trovare dell’acqua – la risposta del sindaco -. Effettivamente a prima vista poteva sembrare una buona soluzione, tanto da averla proposta noi. In realtà anche l’apertura di una cantiere una zona di collegamento come quella avrebbe avuto l’effetto di creare una paralisi totale”.

“Non mi sono piaciuti gli articoli e gli interventi pubblicati in questi giorni, volti ad orientare la scelta del consiglio sull’area del nuovo ospedale. E’ una scelta difficile da prendere, che avrà effetti sulla città per decenni – dice Lorella Cappucciati (Lega) -. Io avevo dubbi sull’area 6, soprattutto per la vicinanza al carcere, ma è vero che garantisce migliore accessibilità. Ora bisogna decidere cosa fare nel nucleo antico, che potrebbe ospitare un polo universitario, e negli uffici Ausl di piazzale Milano e di via Anguissola, oggetto anche recentemente di ingenti investimenti, così come non vanno dimenticati i commercianti di via Taverna”. Cappucciati ha concluso invitando i colleghi della minoranza a dare il proprio contributo, entrando in una discussione che riguarda tutta la città.

Gloria Zanardi (FdI) a sua volta ha criticato alcuni degli interventi arrivati sul tema nuovo ospedale, “proprio perché il tema è così importante, sarebbe necessario un maggiore senso di responsabilità”, e si dice soddisfatta del percorso compiuto dall’amministrazione per arrivare all’individuazione dell’area che ospiterà il nuovo nosocomio, sollecitando comunque maggiore attenzione alla rete viabilistica di collegamento della città. “E’ una delibera molto importante – l’intervento di Francesco Rabboni (Fi) – mi spiace che la minoranza le stia dando un valore politico che un tema come la sanità non dovrebbe avere”.

“Sono convinto che l’area 6 sia la migliore. Nonostante questo – ha detto Michele Giardino (Misto) – mi ha colpito l’aver scoperto che questa zona sia stata soggetta ad allagamenti da parte del Rio Riello”. Su questo punto ha risposto il dirigente del Comune di Piacenza Dario Pietro Naddeo. “I problemi riscontrati in precedenza erano in parte imputabili a una scarsa pulizia dei canali – ha detto – e sono stati risolti con la realizzazione di una cassa di espansione da parte del Consorzio di Bonifica”.