Confedilizia contro i nuovi oneri di urbanizzazione “Parametri da rivedere”

La Sezione Imprese Edilizie di Confedilizia Piacenza (Edilconf Imprese) ha organizzato per il tardo pomeriggio di giovedì 26 settembre 2019 una riunione per illustrare, in particolare sul piano tecnico, i nuovi oneri di urbanizzazione e i nuovi costi di costruzione del Comune di Piacenza in vista della delibera comunale di prossima adozione per l’applicazione della delibera della Regione Emilia Romagna in materia.

L’argomento è stato introdotto dall’avv. Antonino Coppolino, Presidente Confedilizia Piacenza, hanno quindi preso la parola l’avv. Corrado Sforza Fogliani, Presidente Centro Studi della Confedilizia nazionale, e l’arch. Carlo Ponzini. L’incontro si è svolto presso la Sala Einaudi della sede dell’Associazione Proprietari-Casa Confedilizia di Piacenza (piazzetta della Prefettura) alla presenza di un folto pubblico che ha voluto comprendere appieno la questione.

«Come Confedilizia e Proprietà Fondiaria – ha sottolineato Sforza Fogliani nel suo intervento – abbiamo ritenuto necessario indire questa riunione per sopperire a manchevolezze verificatesi nella nostra provincia, e altrove, dove c’è da registrare un’accidia collusiva: vale a dire una supinità assoluta rispetto alle decisioni provenienti da Bologna. A nostro giudizio l’Amministrazione comunale di Piacenza non ha fatto tutto quello che poteva fare per mitigare gli effetti nefasti della nuova legge regionale sui costi di costruzione e sugli oneri di urbanizzazione che, essendo stati correlati ai valori, alti, Omi (Osservatorio della Agenzia delle Entrate), vanno a penalizzare i contribuenti».

Il tavolo dell'incontro di Confedilizia Oneri di urbanizzazione

I valori dell’Omi – hanno sottolineato i vertici di Confedilizia in un comunicato diffuso nei giorni scorsi – sono notoriamente più alti dello asfittico mercato attuale immobiliare allo scopo di incassare sempre più, anziché a quelli previsti dalla legge, e cioè ai costi dell’edilizia popolare.

«Una situazione – ha rilevato l’avv. Sforza – che Confedilizia aveva denunciato circa un anno fa, in questa stessa sede (Confedilizia Piacenza, ndg) , dove era stato indetto un dibattito pubblico promosso proprio da Confedilizia, al quale parteciparono, tra gli altri, il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (Pdl) e la consigliera regionale Katia Tarasconi (Pd), quest’ultima per difendere la scelta della Regione Emilia Romagna. Già in quella occasione si era capito dove si voleva andare a parare con la nuova legge, ma non abbiamo avuto alcun riscontro da chi avrebbe dovuto muoversi, associazioni di categoria in testa. Ecco perché ho parlato di accidia collusiva».

Carlo Ponzini ha illustrato la nuova normativa dal punto di vista tecnico, evidenziando la maggiorazione degli oneri per i settori residenziale, del terziario e commerciale, con una forte penalizzazione per nuovi insediamenti nelle aree esterne del territorio urbanistico, dove diventa praticamente impossibile prevedere nuovi insediamenti. L’architetto, attraverso alcuni esempi, ha chiarito il tipo di scontistica (risultano favorite soprattutto le frazioni) scelta dal Comune per alleggerire la stangata su un settore «che avrebbe bisogno di sostanziose riduzioni degli oneri, non di pannicelli per limitare i danni di un aggravamento di costi non più sopportabile, stante le condizioni agonizzanti del comparto edilizio».

In chiusura dell’incontro si è rimarcato l’auspicio di Confedilizia e Proprietà Fondiaria affinché il Comune faccia “tutto quanto in suo potere per limitare i danni: per un mercato immobiliare in depressione (particolarmente a Piacenza) non solo bisogna non aggravare, ma occorre diminuire – e significativamente – il costo di costruzione, sapendo superare le “esigenze di cassa”, che d’altra parte non paiono esservi per le frazioni (delega Sindaco)”.

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