“Prodotto di Montagna”, un incontro per discutere opportunità economiche e commerciali

Il “Prodotto di Montagna” è una opportunità offerta dall’Unione europea, con tanto di marchio, anche declinato in chiave e in lingua nazionale.

Il logo può essere utilizzato per le materie prime provenienti da zone montane o quando trasformazione, stagionatura e maturazione dei prodotti avvengono in montagna, e si applica solo ai prodotti in regime di qualità. Si tratta di un fatto senza dubbio positivo, non solo e non tanto perché l’agricoltura e gli allevamenti di questi territori sono più fragili, ma soprattutto perché preservare quelle produzioni è un bene per tutti.

Martedì 19 novembre, dalle ore 17, a Groppallo di Farini (Piacenza), presso l’Albergo Salini, in Viale Europa, 46 si discuterà proprio del potenziale valore del marchio “Prodotto di Montagna”, della possibilità di utilizzarlo da parte delle imprese locali e delle opportunità economiche e commerciali ad esso legate. L’incontro è organizzato dalla Regione Emilia-Romagna – Direzione Generale Agricoltura, Slow Food Emilia-Romagna e dal GAL del Ducato.

Il programma della giornata prevede i saluti di Marco Crotti, Presidente del GAL del Ducato e di Raffaella Donati, Presidente di Slow Food Emilia Romagna ai quali seguirà l’introduzione di Laura Banzi, della Direzione Agricoltura della Regione. Alberto Ventura, anche lui funzionario regionale, illustrerà le opportunità per le aziende del marchio “Prodotto di Montagna”, in termini semplici e indicando passo dopo passo le modalità per ottenere il marchio.

Francesca Baldereschi di Slow Food illustrerà le azioni previste dalla convenzione attivata da tempo con la Regione Emilia-Romagna per la valorizzazione di prodotti d’eccellenza ma ancora poco conosciuti, e per sostenere i piccoli produttori, in particolar modo quelli che operano nelle Aree Interne e montane. Illustrerà anche l’opportunità di avvalersi, per promuovere al meglio questi prodotti, di “etichette narranti”: una possibilità facoltativa, che non sostituisce l’etichetta legale ma la affianca e, accanto alle indicazioni previste dalla legge, fornisce informazioni sui produttori, sulle varietà vegetali e sui territori dove sono coltivate, sulle razze animali allevate, sulle tecniche di coltivazione, di allevamento e di lavorazione, sul benessere animale. Informazioni molto importanti per giudicare la qualità di un prodotto al di là delle analisi chimiche o fisiche, tenendo conto di ciò che vi sta alle spalle: l’origine, la storia, la tecnica di trasformazione, le persone che lavorano e la base delle loro scelte, il rispetto dell’ambiente e della giustizia sociale. L’incontro si concluderà con il racconto diretto di alcuni produttori che già utilizzano il marchio Prodotto di Montagna.

A coordinare la giornata sarà Fernando Tribi, Presidente di Slow Food Piacenza. A conclusione dell’evento una testimonianza di Luca Modolo, apicoltore e un “Ricordo di Domenico Salini, custode della montagna”. (nota stampa)