“Ti rispetto”, sabato a Piacenza la camminata contro la violenza sulle donne foto

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne viene organizzata anche quest’anno una camminata civica a Piacenza, a cura di un ampio cartello di associazioni che comprende i coordinamenti femminili della Cisl, i marciatori di Fiasp, la Caritas diocesana, Movimento cristiano lavoratori, Soroptimist club Piacenza e il comitato della Croce Rossa piacentina.

L’appuntamento, dal titolo “Ti rispetto”, è in programma nel pomeriggio di sabato 23 novembre con ritrovo alle ore 14 al Parco della Galleana (Tesserati FIASP € 2 – Non Tesserati FIASP € 2,50): l’incasso sarà interamente devoluto alla Caritas Diocesana di Piacenza a sostegno di un progetto di aiuto per le donne vittime di violenza,
come avviene ogni anno a partire dalla prima edizione del 2017.

“Per opporsi alla violenza basata sul genere, alle molestie e contrastare le discriminazioni contro le donne, le persistenti disuguaglianze, il cammino è certamente ancora lungo – sottolineano i promotori della manifestazione -. Quindi nella giornata del 23 novembre le donne cammineranno senza paura chiedendo rispetto anche recandosi in alcuni luoghi a volte critici, come sicurezza percepita, della propria città”.

In occasione dell’evento, a cui tutta la cittadinanza è invitata, sarà possibile partecipare ad una libera sottoscrizione a favore di progetti di solidarietà della Caritas che intendono essere di sostegno a donne vittime di violenza.

LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE

ALCUNI DATI NAZIONALI – Sono tante, quasi nove milioni, secondo gli ultimi dati Istat, le donne che  nel corso della vita hanno subito molestie sessuali: da quelle verbali a quellle fisiche, a quelle sul web. Molto diffusi i ricatti sessuali sul lavoro, anche se in larga misura sommersi. Uomini che chiedono prestazioni sessuali in cambio di un posto di lavoro o di un avanzamento di carriera, usando il potere e sfruttando la vulnerabilità di chi cerca un impiego o una promozione. Sebbene il fenomeno riguardi anche i lavoratori, sono le lavoratrici ad esserne maggiormente colpite.

Sono un milione e 173 mila le donne che hanno subito molestie o ricatti sul posto di lavoro durante la loro vita lavorativa, pari all’8,5% delle lavoratrici, nonostante l’obbligo da parte dei datori di lavoro di tutelare l’integrità fisica e morale delle/dei dipendenti. Ma solo lo 0,7% delle donne ha denunciato, per paura di perdere il lavoro e la vergogna di essere giudicate dalla società e dai familiari, per mancanza di fiducia nelle forze dell’ordine, perché pensano che sia meglio trovare soluzioni individuali. In tante preferiscono lasciare il lavoro o rinunciare alla carriera.  Quello che avviene nei luoghi di lavoro è la forma di violenza in assoluto meno denunciata.