Polizia locale, nuovo stato di agitazione “L’amministrazione non applica il contratto nazionale”

Nuovo stato di agitazione, a distanza di soli cinque mesi dal precedente, della polizia locale di Piacenza.

A proclamarlo i sindacati Sulpl e Csa, che in una nota ne spiegano le motivazioni: “Questa Amministrazione – scrivono Miriam Palumbo (Coordinatore Area Territoriale Vasta Diccap_Sulpl Piacenza e Parma) e Mattia Rizzi (Segretario provinciale Csa) -, dopo un anno di  trattative, si è rifiutata di dare applicazione a istituti contrattuali previsti dal CCNL sottoscritto il 21.05.2018, riguardanti la Polizia Locale, Tecnici della manutenzione e assistenti sociali. I Dirigenti burocrati, arroccati sulle loro posizioni, si sono mostrati sordi e distanti rispetto alla base e trincerati dietro le loro personali interpretazioni dei pareri Aran, in contrapposizione alla normativa vigente”.

“La parte politica, dal canto suo, invece, – proseguono – pur essendo stata resa edotta degli accadimenti, passo dopo passo, nello sprint finale si è defilata alla grande. Dinanzi all’ennesima richiesta di chinare il capo anche quest’anno a danno dei lavoratori per privilegiare gli orti della ristretta cerchia di prediletti, queste due organizzazioni sindacali hanno detto no!”.

I due sindacati attaccano poi Cgil, Cisl e Uil e parlano di quanto accaduto durante l’assemblea dei lavoratori sulla firma del contratto decentrato: “E’ stato impedito ai lavoratori di votare, adducendo come motivazione il fatto che l’assemblea era poco partecipata; l’impedimento alla votazione è dovuto solo ed esclusivamente al fatto che con ogni probabilità l’assemblea avrebbe dato parere contrario alla firma del decentrato e, come dire, la paura fa novanta”.