Quinto giorno di aria pessima, ma le misure d’emergenza dove sono?

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Quinto giorno consecutivo di sforamento a Piacenza dei livelli di polveri fini nell’aria.

Lo dicono le centraline di rilevamento di Arpae: anche il 4 gennaio il livello di pm10 ha superato con 53 microgrammi al metro cubo (in via Giordani) la soglia limite di 50.  Anche la centralina di Montecucco con 51 è fuorilegge. Eppure non è scattata nessuna delle misure emergenziali previste dal protocollo regionale sulla qualità dell’aria. L’intesa prevede (LEGGI QUI) che i divieti entrino in vigore in caso di tre superamenti consecutivi dei limiti di legge per la concentrazione degli inquinanti nell’aria.

A meno che l’applicazione del protocollo possa “andare in vacanza”. Peccato che l’inquinamento dell’aria non guardi a “ponti” o a festività. E la stabilità atmosferica con assenza di precipitazioni, associata alle basse temperature, lasciano prevedere che la concentrazione degli inquinanti nell’aria di Piacenza continuerà anche nei prossimi giorni E’ dal 31 dicembre scorso che si verifica lo sforamento del limite di 50 microgrammi al metro cubo per le polveri fini (Pm10) e pertanto si attendono i provvedimenti restrittivi del traffico e del riscaldamento.

Nella foto la cappa di smog sulla pianura vista dalle colline piacentine.

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