Una raccolta fondi per l’ospedale di Piacenza: superati i 100mila euro

Emergenza Covid-19, partita una raccolta fondi per l’ospedale di Piacenza che ha rapidamente superato il muro dei 100mila euro.

L’iniziativa è stata lanciata da Elisa Ghezzi, 31enne di Gragnano, sulla piattaforma “Gofundme” (QUI), facendo scatenare immediatamente la solidarietà dei piacentini. Al momento sono più di duemila, infatti, le donazioni effettuate per l’Ausl di Piacenza, per una cifra totale che continua a crescere: basti pensare che nella sola mattinata del 10 marzo, nel giro di un paio d’ore, il contatore della raccolta fondi è salito di oltre 20mila euro.

“Tutto è partito sabato mattina – racconta Elisa, che di professione organizza viaggi, ma in questi giorni di quarantena forzata è sopratutto mamma a tempo pieno -. Parlando con un paio di amici radiologi che lavorano all’ospedale mi è stato detto che il sistema, nonostante fosse sotto pressione, stava ‘tenendo botta’. Tuttavia le esigenze sono tante, soprattutto in termini di strumentazione medica e materiale sanitario di protezione. Ci sono persone ricoverate che conosco – aggiunge – per me quindi questa è una cosa molto sentita, ho pensato che dovevo fare qualcosa per aiutare”.

Elisa Ghezzi

Elisa Ghezzi

Ma il sostegno dei piacentini è andato ben oltre le aspettative. “Sulla piattaforma avevo fissato un obiettivo di 1000 euro – spiega -, eppure in pochi giorni c’è stata un’esplosione di condivisioni che ha portato a superare ampiamente questa soglia”. “I soldi delle donazioni  – informa Elisa – sono attualmente “congelati”. Mi sono accordata con Mario Azzali, responsabile comunicazione e marketing dell’Ausl, il quale è autorizzato a prelevare la somma raccolta direttamente dalla piattaforma. Dopodichè L’Ausl comunicherà come sono stati utilizzati i fondi: in ogni caso un prelievo dall’ospedale andrà fatto entro 30 giorni dalla prima donazione, ma fino a quel momento, potenzialmente, il crowdfunding rimane aperto”.

E l’idea di Elisa, tanto semplice quanto efficace, sta già facendo scuola. “Mi sono arrivati messaggi da Forlì e Teramo di persone interessate a capire come poter replicare l’iniziativa – fa sapere -, sono contenta di aver fatto un po’ da apripista”. Sulla piattaforma, oltre alla cifra donata, si possono leggere anche i tanti messaggi di supporto e solidarietà per il personale sanitario, costretto in questi giorni ad un “superlavoro” per fronteggiare l’emergenza. “È l’ospedale dove sono nato..e non ci vorrei morire. Orgogliosi di voi!” – scrive un cittadino. “Dai! che insieme ce la facciamo – aggiunge un altro. “Se posso salvare anche una sola vita in questo modo…beh ne vale la pena!!” – si legge ancora.

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