Andena (preside Marcora) “Maturità in sicurezza, adesso serve chiarezza per il prossimo anno”

“La didattica a distanza ha salvato un anno scolastico, però è evidente che rimangono delle questioni in sospeso e andranno risolte”. Sono le parole di Teresa Andena, preside del Raineri Marcora di Piacenza, rilasciate nella mattinata del 17 giugno in occasione dell’avvio delle prove di maturità.

Ingressi diversificati, candidati, presidenti e membri di commissione muniti di autocertificazione sullo stato di salute, termoscanner per la rilevazione della temperatura, volontari di Croce Rossa a supporto del personale della scuola. Tutto in regola all’interno dell’istituto piacentino per lo svolgimento in sicurezza degli esami, che quest’anno si protrarranno fino al 29 giugno e riguarderanno 200 maturandi, interrogati da 8 commissioni. Il dirigente scolastico si sofferma sull’organizzazione, inevitabilmente complessa, di questa inedita maturità in tempi di covid. “E’ stato molto impegnativo  – evidenzia – perché c’erano sì delle indicazioni, però quando si entra nello specifico dei rischi e delle casistiche il rischio è di non uscirne più. Quando si fa qualcosa di diverso dall’ordinarietà, non c’è nessuna esperienza che tenga. E’ stato qualcosa di assolutamente nuovo, che in tanti anni non mi era mai capitato. Detto ciò, ci siamo impegnati per fare del nostro meglio; tutte le aule sono state sanificate e pulite e sono state prese tutte le precauzioni possibili: speriamo quindi di non avere incidenti”.

Superato lo step maturità, bisogna però iniziare a pensare al prossimo anno scolastico con il ritorno in aula degli studenti. “Per noi è vitale assolutamente sapere che cosa dobbiamo fare – commenta -: ovvero quali saranno i criteri di assegnazione delle aule e le direttive su sicurezza e distanziamento. Ciò risolto, le soluzioni si trovano. Al momento non c’è grande chiarezza per quanto riguarda le lezioni, e il rischio è che vengano scaricate sull’anno prossimo le questioni irrisolte di quest’anno. Sono comunque fiduciosa in vista della ripresa, dato che nel nostro istituto gli spazi ampi non mancano e quindi, in questo senso, siamo abbastanza fortunati”.

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