Le Rubriche di PiacenzaSera - Rotary

Cottarelli “Come si esce dalla crisi? Lo Stato destini fondi per gli investimenti”

Gruppo Piacentino

(distretto 2050)

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“IL PAESE DI FRONTE ALLA PANDEMIA ED ALLA CRISI ECONOMICA”

L’ultima conviviale del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda ha voluto affrontare temi di grande attualità con ospiti di prestigio del panorama economico nazionale, regionale e locale. In questi ultimi mesi, il gruppo rotariano, come tutti gli altri del Distretto 2050, ha vissuto da vicino la situazione dell’emergenza sanitaria: tutti i fondi del Club sono stati dirottati a servizio del territorio fornendo un contributo concreto alle realtà locali. Ora che la situazione sanitaria sta volgendo verso un miglioramento, occorre fare i conti con la crisi economica che sta emergendo come esito di un lockdown di quasi tre mesi.

Per questo motivo, il Presidente Timpano ed il Consiglio Direttivo del Rotary Fiorenzuola hanno deciso di dedicare l’ultima conviviale ad una riflessione più stringente sui temi economici. La serata è stata molto partecipata perché la video conferenza ha visto la presenza di più di 80 soci ed ospiti. Oltre al Rotary Fiorenzuola, erano, infatti, collegati soci degli altri club organizzatori del Rotary Cremona Po con Andrea Morandi e del Rotary Forlì con il Presidente Rinaldo Biserni, club gemellato del fiorenzuolano. Erano presenti anche i rappresentanti del Rotary Cesena con Alessio Avenanti, , del Mantova Castelli con Carlo Conte, del Brescia Club Manerbio con il Segretario Valter Davini e del Rotaract Fiorenzuola d’Arda con Riccardo Alfano. Per il Distretto 2050 ha presenziato il segretario distrettuale Stefano Pavesi. Ospite centrale e relatore d’eccezione della serata, in collegamento da Washington, è stato il prof. Carlo Cottarelli, attualmente Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano.

Durante la presentazione del Presidente Timpano, ovviamente, è stato ricordato l’incarico che il relatore ha assunto tra il 2013 e il 2014 come Commissario per la Revisione della Spesa Pubblica nei governi Letta e Renzi. Il prof. Cottarelli ha aperto la sua relazione evidenziando i dati della situazione attuale, che sta attendendo una caduta del Pil nazionale tra l’8% e il 14%; si tratta della caduta peggiore dopo il 1944-1945, anno in cui l’Italia stava uscendo dal secondo conflitto mondiale. Questa recessione è da imputare ad effetti diretti della pandemia, quali il blocco delle attività lavorative, ma anche ad effetti indiretti come, ad esempio, alla diminuzione della possibilità di spesa dei consumatori dovuti al ridimensionamento occupazionale. Cottarelli ha poi analizzato i rimedi messi in essere dai vari Stati, come le politiche monetarie che hanno cercato di rifondere chi ha avuto perdite economiche importanti. Tutti i Paesi hanno dato vita a soluzioni di questo tipo, anche se il professore ha evidenziato la difficoltà italiane alla esecuzione dei numerosi provvedimenti presi.

Cottarelli ha definito questi interventi come misure prevalentemente difensive. Lo Stato, invece, dovrebbe puntare a misure espansive: non colmare, in parte, le perdite economiche subite, ma dare fondi per investimenti. Il pericolo potrebbe essere costituito dal fatto che i consumi siano procrastinati per l’incertezza nel futuro e gli investimenti privati resi meno probabili dalla contrazione della domanda. Allora la soluzione più immediata è che lo faccia lo Stato utilizzando questi fondi per investimenti di vario genere, dalle infrastrutture alle opere pubbliche. Cottarelli ha ben spiegato alla platea anche la provenienza di queste somme da investire: ha parlato del ruolo della Banca Centrale Europea, del programma SURE, che finanzierà gli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, del Recovery Fund che potrebbe partire formalmente il prossimo anno (ma sostanzialmente più probabilmente nel 2023) attraverso l’aumentato bilancio europeo ed, infine, ha affrontato il tanto controverso tema del MES per finanziare le spese sanitarie future.

Parecchie sono le incertezze che ci accompagneranno nei prossimi mesi. L’unico dato certo, ha concluso Cottarelli, sarà l’aumento del debito pubblico che andrà a superare i valori del 1861, data dell’Unità d’Italia. Occorre lavorare, ma molto è stato già fatto visto che una piena crisi, per ora, è stata evitata. Parole semplici, concetti spiegati con naturalezza che hanno permesso a tutti di avvicinarsi ad un discorso piuttosto ostico come il mondo della economia. Il prof. Cottarelli ha voluto anche lanciare, in poche parole, quello che si potrebbe fare nell’immediato per iniziare a risolvere la situazione economica: occorrerebbero meno burocrazia, più investimenti e un sistema giudiziario che funzioni meglio.

La discussione è poi proseguita con gli altri due ospiti della conviviale: Alberto Zambianchi, Presidente UnionCamere Emilia Romagna e di Camera di Commercio Forlì e Francesco Rolleri, Presidente eletto di Confindustria Piacenza. Entrambi hanno approfondito la situazione della Regione e, in particolare, della nostra provincia, evidenziando variazioni di fatturato e di attività, problematiche di erogazione dei finanziamenti richiesti ma anche qualche segnale moderatamente positivo. Sono intervenuti anche due soci del Rotary Fiorenzuola: Marco Casagrande, direttore di Confagricoltura, che ha ricordato le difficoltà del settore agricolo e Fausto Arzani, già direttore di Confeserenti, che ha illustrato le difficoltà del settore terziario. La serata si è conclusa con grande soddisfazione di tutti i Presidenti presenti e, soprattutto, del prof. Timpano che, con questo incontro prestigioso, ha voluto concludere il proprio anno rotariano, di grande impegno e complessità.

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