“Durante l’emergenza Covid oltre 6mila telefonate con anziani, 440 i casi monitorati”

Oltre 6mila telefonate con anziani, 440 dei quali monitorati, nel periodo compreso tra il primo marzo e l’8 maggio, mentre sono state 90 le famiglie con minori che hanno chiesto un sostegno economico diretto (contribuzione) e indiretto (borse viveri), di cui 51 non seguite precedentemente.

Sono alcuni dei dati sull’attività dei servizi sociali del Comune di Piacenza portata avanti durante l’emergenza sanitaria per il Covid, illustrati in commissione dall’assessore Federica Sgorbati. Tanti i servizi nuovi attivati, nonostante il virus abbia colpito anche gli uffici, con la rimodulazione di quelli esistenti sulla base delle esigenze della popolazione: “E’ stata potenziata – ha spiegato Sgorbati – l’attività di assistenza domiciliare, per complessive 8298 ore, di cui 1045 erogate in emergenza, a supporto di anziani non autosufficienti e in condizione di solitudine; 179 le nuove richieste per la dichiarazione di non autosufficienza, di cui 17 avanzate da anziani senza rete familiare e in condizioni di difficoltà economica. Sono inoltre state concluse 30 nuove istruttorie per avere accesso a contributi economici, da parte di anziani e disabili adulti.

Importante anche lo sforzo per i buoni spesa, per i quali sono stati stanziati 548 mila euro: 21.954 quelli erogati per circa 1900 famiglie in difficoltà economiche dovute al Covid. A questi si è aggiunto il servizio di “Pronto spesa comune” (poi esteso anche ai prodotti di cartoleria), con 665 spese consegnate direttamente alle famiglie, e la colletta alimentare “La solidarietà va spesa” che ha permesso di raccogliere 600 kg di prodotti di vario tipo. A fianco di questi servizi anche quello di “Pronto biblioteca“, con la consegna a domicilio di libri e dvd della biblioteca comunale “Passerini Landi”. Da non dimenticare poi i numeri telefonici amici, per dare supporto psicologico a famiglie in difficoltà: anziani, persone con familiari disabili, famiglie con minori, grazie alla disponibilità di alcune assistenti sociali. 150 invece i contatti telefonici nell’ambito del progetto “Oltre la strada” per aiutare donne costrette a prostituirsi.

Per quanto riguarda i servizi educativi, ricorda l’assessore, sono state sospese bollettazione e rette dal 24 febbraio fino alla fine dell’anno scolastico, mentre dal 15 aprile è partita l’attività a distanza dei centri educativi.

“Fondamentale – ha sottolineato Sgorbati – il ruolo dell’Emporio solidale, ideato non solo per distribuire viveri ma anche per aiutare la gente a ripartire e uscire dalla situazione di difficoltà”. Per quanto riguarda il rifugio Segadelli, struttura che accoglie persone senza fissa dimora, su richiesta del Comune sono stati chiusi gli accessi esterni al dormitorio, riservando l’accoglienza ai 6 ospiti già presenti, cui è stata consegnata la borsa alimentare dalla Caritas.

 

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