Ecco come Piacenza vuole spendere il “fondo Covid”. Barbieri “Scelto progettualità concrete”

“Al primo posto per noi c’è il tema sociale: mettere subito in moto questo volano, con lo stanziamento dei 6 milioni 380mila euro del Governo (fondi speciali stanziati per Piacenza nel decreto Rilancio, ndr), significa affrontare sicuramente meglio l’autunno, mentre se passa del tempo e le risposte tardano ad arrivare vedo che i problemi continuano ad aumentare. Vale per le categorie economiche come per le famiglie, noi siamo andati su progettualità concrete, volevamo far vedere che non si è perso tempo e non si è cercato di non affrontare i temi”.

E’ il sindaco Patrizia Barbieri a tracciare la rotta del piano di rilancio di Piacenza post Covid, tema affrontato nel corso della seduta della coppia commissione sviluppo economico – welfare riunita a Palazzo Gotico, riunitasi non senza polemiche: giorno e orario di convocazione sono stati infatti contestati dalla minoranza nei giorni scorsi. “La convocazione – ha spiegato il primo cittadino – è stata decisa per le ore 16 per mettere più tempo a disposizione per gli assessori per la presentazione e ai consiglieri per il dibattito”. La stessa Barbieri, aprendo la seduta, ha ricordato i progetti di solidarietà in sinergia con Curia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza e Crédit Agricole, e Caritas come soggetto attuatore: sostegno all’affitto e al lavoro, microcrediti e start up per le attività dei giovani che vogliono ripartire. “Circa un milione di euro del tesoretto del Governo sarà investito per questo”.

La commissione sviluppo economico a Palazzo Gotico

WELFARE – Qui il budget di spesa preventivato è di un milione e 386 mila euro, suddiviso in 6 obiettivi.”Una delle difficoltà emerse durante la fase 1 – ha spiegato l’assessore al welfare Federica Sgorbati: è l’emersione di quella cosiddetta fase grigia: esempio classico è il 50enne che non ha mai avuto bisogno dei servizi sociali ma perde il lavoro e adesso va in crisi. Altra criticità è la solitudine dei nostri anziani, per questo sono stati attivati numeri di telefono per riuscire a garantire un contatto con loro”. Sgorbati ha elencato una serie di obiettivi, dal supporto dei disabili e delle loro famiglie (150 mila euro verranno stanziati per sopperire incremento dei costi per i centri diurni, 40mila per il progetto di cohousing per disabili adulti e altri 50mila per il sostegno al reddito di disabili adulti). Altro tema riguarda dare maggior sostegno alla domiciliarità, per mantenere gli over 65 a casa propria, con lo stanziamento di 50 mila euro. Stessa cifra verrà erogata per il potenziamento servizi di quartiere destinati a anziani. “Questo permetterà di aumentare sia in termini di ore, per intercettare casi di isolamento sociale,utenza che non era conosciuta ai servizi sociali”. Sempre 50 mila euro andranno in aiuto di anziani ora in difficoltà in seguito alla morte di un coniuge o parente che li supportavano economicamente, mentre altri 200 mila euro vengono stanziati per il sostegno economico di persone adulte inserite in strutture, e che altrimenti non riuscirebbero a sostenere i costi delle rette. Aumentano anche le risorse sul fronte delle attività ricreative e culturali: 7mila euro da dividere tra il Cinema d’Argento e i corsi di ginnastica, per consentire ai cittadini di fruirne in sicurezza nel rispetto delle nuove normative, così come 18 mila euro andranno a sostegno dei circoli anziani, per coprire perdite o spese di sanificazione dei locali.

A questi si aggiunge il supporto ad adulti fragili, con il sostegno per l’Emporio solidale che aumenterà di 40 mila euro (per un totale di 80 mila); 50mila euro verranno invece destinati a sussidi per adulti in difficoltà e 10 mila euro per attività responsabilizzanti, con l’obiettivo di rendere attive e partecipi le persone in difficoltà. Particolare attenzione agli interventi in favore di famiglie con minori in difficoltà: sono 300 quelle già seguite di servizi sociali, di queste 90 hanno chiesto un ulteriore aiuto, con borse viveri o contributi per le spese. Altri 250 mila euro sono stati destinati per i minori coinvolti in progetti di affido, attività che non è stata possibile svolgere in questi mesi, e accolti quindi in comunità, mentre 50mila euro serviranno per famiglie, fino ad adesso non seguite dai servizi sociali, per far fronte alla crisi economica e avere accesso ai centri educativi. 15 mila euro sono poi stati destinati a integrazione dei contratti del personale per maggior interventi, richiesti dalle famiglie, di supporto per i ragazzi di età. Ultimo punto riguarda “una fascia dimenticata, quella dei bimbi dagli 0 ai 3 anni, per i quali le attività sono riprese solo pochissimo tempo fa con i nidi. Per consentire di svolgere le attività all’aperto, acquistare mobilio e predisporre nuovi spazi, sono stati messi a disposizione 76 mila euro. Altri 190 mila sono stati destinati ai gestori di nidi privati”.

SCUOLA, TURISMO, CULTURA – Qui il budget a disposizione è di un milione e 60 mila euro. L’assessore Jonathan Papamarenghi ha iniziato dalle difficoltà illustrate dalle scuole paritarie, con alunni dai 3 ai 13 anni. “Il Governo ha messo a disposizione risorse che vanno a rispondere ad alcune necessità, però si sono rivelate ampiamente insufficienti. Confrontandomi con tutte le scuole, alcune sono riuscite a fare ugualmente attività e quindi a percepire le rette, altre invece sono maggiormente difficoltà. L’importo stanziato è di 410 mila euro, servirà anche per l’adeguamento degli spazi e verrà ripartito in modo diverso. In media una retta ha un costo per le famiglie compreso tra i 180 ai 200 euro al mese, il contributo in arrivo dal Governo potrebbe coprire 120 per 5 mesi, ed è insufficiente. Con il nostro stanziamento andiamo a compensazione per le rette non incassate e a dare un ‘polmone’ alle scuole paritarie per ripartire, oggettivamente senza di loro il nostro sistema scolastico non riuscirebbe a coprire le esigenze delle famiglie”. “Altro stanziamento – continua Papamarenghi – riguarda l’abbattimento delle rette dei centri estivi, con 240 mila euro. È il budget che mettiamo a disposizione, dovrebbero arrivarne altri 218 mila euro sempre dal Governo. Se così fosse, questi soldi verranno destinati ad altro”.

Sul fronte del turismo, “non abbiamo voluto dare contributi, ma innescare una miccia che facesse da volano per il settore che più ha risentito di questa situazione di lockdown. Per il comparto alberghiero ed extra alberghiero saranno destinati 100 mila euro, come compartecipazione ai futuri pernottamenti e per consentire ai turisti di accedere a prezzi fortemente calmierati. Daremo un po’ di liquidità a un settore fermo, la modalità di erogazione è da concordare. Altro tema sono le guide turistiche che operano in città: sono partire iva, associazioni o cooperative e sono ferme da mesi, il Comune vuole sostenerle coinvolgendole però organizzando una serie di attività all’interno della città. Acquisteremo da loro “pacchetti” per visite e itinerari per 60mila euro, che potranno così essere poi messi a disposizione dei visitatori gratuitamente o a prezzi molto contenuti. Altri 20 mila euro sono stati destinati a audio guide. Riapertura attività museali: noi puntiamo alla bigliettazione telematica, siamo in trattativa con la Regione e abbiamo un budget di 20 mila euro”.

“Cultura: rispetto a Parma, anche noi avevamo messo in cantiere un programma ambizioso per il 2020. Ora vogliamo investire su realtà che operano a Piacenza. Ci sono realtà che operano in questo settore in maniera professionale da anni, sono aziende a tutti gli effetti, sono state incontrate singolarmente e verranno aiutate a fra fronte a questa situazione di crisi. Altro progetto è il bando “Piacenza riparte con la cultura”, rivolto a tutti gli operatori iscritti all’elenco attività culturali: a Piacenza sono 180. Dovranno presentare un progetto, per ottenere un contributo per finanziare iniziative ed eventi che si terranno in autunno/inverno, il budget che mettiamo in campo per questo è di 210 mila euro”.

SPORT –  Lo stanziamento è di 100 mila euro, destinato a società impegnate in attività giovanili e per i disabili, ha spiegato l’assessore Stefano Cavalli. “Durante questo periodo di lockdown abbiamo avuto modo di riflettere sull’importanza dello sport – ha detto l’assessore -. La Regione ha deciso di attivare dei voucher per aiutare le famiglie, a Piacenza ne saranno erogati 445 da 150 euro ciascuno. Il Comune, dopo un confronto molto serrato, ha deciso di destinare risorse alle stesse società sportive, con particolare attenzione al mondo giovanile: dai 6 ai 16 anni, e dai 6 ai 26 anni per chi fa attività rivolta ai disabili. Lo sport ha un grande valore sociale, con questo contributo il Comune dà ossigeno per ripartire”.

TARI – “Alla fine  – dice l’assessore Paolo Passoni – i conti tornano sempre. Sono stati stanziati altri 150 mila euro per il servizio di vigilanza (affidato a istituti privati, ndr) sui mercati, giardini, parchi gioco, altri 23 mila euro per le recinzioni degli asili nidi. L’ultimo intervento di sostegno economico riguarda la tassazione: 2 milioni e 200 mila euro per riduzione della tariffa rifiuti per utenze non domestiche. Il fondo Covid ammonta 6 milioni e 380 mila euro, con questi interventi ne andiamo a spendere 6 milioni e 109 mila euro: restano da destinare 280 mila euro, che ci siamo riservati di decidere successivamente come andarli a spendere”. Lo stanziamento sulla Tari, sottolinea il sindaco Barbieri, è stato deciso in seguito alle richieste arrivate dalle categorie economiche stesse.

All’illustrazione del piano è seguito il dibattito dei consiglieri.

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