Flessibilità ed equilibrio nella Piacenza post Covid, il questore Guglielmino si presenta

Come gestire la sicurezza in una città come Piacenza, duramente colpita dal covid? Con “flessibilità ed equilibrio”.

Lo dice il neo questore Filippo Guglielmino, appena insediato negli uffici in viale Malta, dopo il primo incontro istituzionale con il sindaco e il presidente della Provincia Patrizia Barbieri. Da un lato quindi massima attenzione nei confronti di comportamenti scorretti, soprattutto da parte dei cittadini più giovani, “desiderosi di ritrovarsi e non rispettare l’uso della mascherina, le distanze, abusare di alcolici. Ci possono essere fenomeni di movida troppo esuberante” dice il questore. Dall’altro “ci possono essere manifestazioni di malcontento, da parte di categorie professionali più o meno orientate politicamente, che ci vedranno impegnati. Quindi la strategia deve essere questa: flessibilità e equilibro. Manifestare è diritto, nel rispetto delle normative anti contagio, e determinati comportamenti dettati dalla volontà di riprendere la propria vita non devono essere esagerati e andare oltre una normale tollerabilità”.

Durante i mesi di lockdown la “flessione dei reati predatori è stata evidente, adesso noi ci aspettiamo sicuramente una recrudescenza di reati dettati da motivazioni economiche – dice il questore, che ha annunciato l’arrivo del nuovo dirigente della mobile, Michele Saglio dalla questura di Lodi -. Due sono i fenomeni che terremo sotto controllo. Per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti, che è un fenomeno sociale, tendenzialmente i clienti sono italiani, anche giovani, gli spacciatori sono stranieri. Un secondo fenomeno importante sul quale noi ci stiamo attrezzando riguarda gli interessi della criminalità organizzata sui fondi a beneficio delle attività economiche che potranno essere erogati e quindi il rischio di infiltrazione criminalità economica. Quindi, imprenditori in difficoltà, già oberati dai mutui, sono soggetti al rischio di potersi rivolgere a sedicenti amici che in realtà sono usurai. Su questo c’è già un osservatorio a livello nazionale, e la nostra attività dovrà essere di monitoraggio e analisi”.

“Ho avuto modo di conoscere Pietro Ostuni a Milano, è funzionario validissimo e ottimo organizzatore, ora chiamato a Roma per un incarico di prestigio, ho il vantaggio di subentrare in una realtà già ben organizzata. Poi se si potrà migliorare ben volentieri”.

Filippo Guglielmino, laureato in giurisprudenza con specializzazione in Criminologia, nel corso della sua carriera ha prestato servizio dal 1987 al 2003 presso la Questura di Milano, dirigendo sia uffici (COT, Ufficio Passaporti, Ufficio Logistico) che Commissariati in città e Provincia (Città Studi, San Siro e Legnano). Promosso Primo Dirigente, dal 2004 al 2008 ha diretto la Divisione PASI poi Anticrimine della Questura di Bergamo. Ha partecipato alla docenza ai seminari per Funzionari presso il Centro di formazione per la tutela dell’Ordine Pubblico di Nettuno (RM) nel periodo 2010 – 2013. Nel 2016 è stato componente della commissione territoriale per la Protezione Internazionale di Bergamo. E’ stato Vicario del Questore di Lecco (2009-2011), di Savona (2012-2013), di Como (2014) e di Bergamo (2015 – 2016). E’ stato promosso Dirigente Superiore il 3 aprile 2017, prima di ricoprire l’incarico di Questore di Lecco.

L’INCONTRO CON IL SINDACO BARBIERI – Il Sindaco Patrizia Barbieri ha incontrato stamani in Municipio il nuovo Questore di Piacenza, Filippo Guglielmino, la cui visita è stata innanzitutto occasione per condividere – come sottolinea il primo cittadino – il valore della reciproca collaborazione e della sinergia tra le istituzioni a favore del territorio, ribadendo la massima disponibilità dell’Amministrazione comunale a portare avanti il proficuo e costruttivo dialogo instaurato in questi anni”. 

“Nel porgere, al dottor Guglielmino, il benvenuto dell’intera comunità piacentina e l’augurio sincero di buon lavoro – aggiunge Patrizia Barbieri – sono certa di aver dato voce a tutti i cittadini per i quali la Polizia di Stato e le Forze dell’ordine rappresentano non solo un presidio fondamentale di sicurezza, ma un punto di riferimento costante e imprescindibile anche sotto il profilo dell’attenzione sociale, del senso civico e dell’impegno nel promuovere la cultura della legalità e del rispetto delle regole”.