Lerner a Travo per raccontare donne e uomini “resistenti”, un memoriale per il futuro fotogallery

Storia di una serata speciale a Travo. “Storie di resistenti, donne e uomini, a volte poco più che ragazzine e ragazzini, nella vita incerta, tra fame, freddo, gli affetti lontani, senza conforto a misurarsi col potere della forza, contro le violenza di un regime di oppressori. Ma in tutti lo stesso pensiero della luce della libertà”.

E’ il pensiero di chi sabato sera era presente nella piazza stracolma del paese della Val Trebbia alla presentazione del libro antologico sui combattenti di Gad Lerner e Laura Gnocchi, davanti agli ultimi nonagenari partigiani piacentini. Dopo il saluto iniziale dell’assessore di Travo Roberta Valla e di Enrico Battini dell’Anpi, Gad Lerner – stimolato dalle domande di Giovanni Battista Menzani – ha raccontato i protagonisti del suo libro, i partigiani.

Diversi i temi toccati: il ruolo delle donne, quello della popolazione che non restò né inerme né indifferente, la falsificazione storica di chi vorrebbe mettere tutti su uno stesso piano, l’eroismo di quelli che erano poco più che ragazzi, la delusione per l’Italia del dopoguerra, l’orgoglio di una scelta fatta e mai rinnegata. E anche i lati oscuri della lotta di Liberazione, le divisioni e gli episodi di giustizia sommaria, che non sono stati nascosti e che non mancarono anche nella nostra provincia. Presenti tra il pubblico i partigiani Renato Cravedi, che ha preso la parola per ricordare le gesta di Agostino Covati, anche lui presente, e ancora Ugo Magnaschi, Pino Fumi e Gaetano Avogadri.

Gad Lerner a Travo

Durante il dibattito con il pubblico, è uscito il rischio di nuovi fascismi (quasi tutti gli intervistati nel libro ne fanno cenno, gli autori lo hanno definito ‘il sesto senso del partigiano’) e come raccontare la storia ai nostri ragazzi in questa fase quando i testimoni ci stanno abbandonando. Gad Lerner ha sostenuto che il media usato (l’intervista video) è perfetto per avvicinare e coinvolgere i più giovani, e ha invitato le scuole e gli insegnanti a usare questo Memoriale della Resistenza. Il libro fa parte infatti di un progetto molto più ampio, che punta a intervistare con l’aiuto di giornalisti e videomaker (tutti volontari) i partigiani e le partigiane sopravvissute per avere la loro voce, la porte o memoria, i motivi dell’altro scelta, chiedendo loro se lo rifarebbero e se hanno rimpianti. Una vera e propria corsa contro il tempo. I video saranno messi a disposizione di tutti attraverso un sito ad hoc, grazie anche all’Anpi.

Gad Lerner a Travo

Tra le domande, due letture: Daniela Rossetti ha scelto la storia di Maria Santiloni Cavatassi, intitolata ‘Avevamo tre paia di scarpe per otto fratelli’. Marina Everri, molto emozionata, ha letto la storia di suo nonno, Eligio Everri detto Ligio, di Travo, unico piacentino presente nel libro (nel database dei video ci sono anche altri partigiani), intitolata ‘Il giorno in cui dovevo morire’.

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