“Reddito cittadinanza e lavori utili, basta ritardi: i Comuni piacentini approvino i progetti”

“Basta intollerabili ritardi. Sul Reddito di Cittadinanza i Comuni del Piacentino approvino quanto prima i regolamenti dei Progetti di Utilità Collettiva o PUC che permetterebbero di utilizzare gran parte dei percettori del reddito, che in provincia sono oltre 5.000, in lavori socialmente utili alla comunità”.

Lo dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli, Maria Edera Spadoni, Gabriele Lanzi e Maria Laura Mantovani, spiegando che al 20 settembre, eccetto il Comune di Piacenza, nessun altro Comune della provincia aveva attivato questa misura obbligatoria prevista nella legge del Reddito: “In Italia ad oggi su 8mila Comuni sono poco più di 400 quelli che hanno attivato regolamenti relativi ai Progetti Utilità Collettiva previsti dalla normativa per un totale di 1.422 progetti. Per far funzionare al meglio il reddito è utile che ogni istituzione si attivi per quanto di sua competenza. È opportuno muoversi al più presto, approvando regolamenti e attivando convenzioni per varie attività che negli oltre 400 Comuni italiani dove sono partiti vanno dalla tutela e manutenzione del verde e degli spazi e dei beni comuni pubblici alle attività a favore degli anziani, tutela del territorio, alle attività in biblioteca” spiegano gli esponenti pentastellati”.

“È grave – evidenziano – che, nonostante mozioni e solleciti, i Comuni della provincia non si siano ancora attivati approvando regolamenti che prevedono l’utilizzo di queste persone per lavori di pubblica utilità per la comunità in attesa di formarsi e trovare un lavoro. È di due giorni fa l’annuncio del Presidente del Consiglio Conte di aver incaricato il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano (Movimento 5 Stelle) di creare una app per incrociare i dati tra percettori del reddito e offerte di lavoro in modo di aumentare in maniera esponenziale il loro reinserimento nel mondo lavorativo”.

“Ad oggi sono 200mila su 1.2 milioni di percettori del reddito tenuti a sottoscrivere il “patto per il lavoro” coloro che hanno trovato un’occupazione in questo anno e mezzo. Un dato che vogliamo sicuramente aumentare grazie a questa innovazione tecnologica” – concludono i pentastellati.

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