Anche Banca di Piacenza costretta dalla BCE a rinviare la distribuzione dei dividendi

Tutte le banche si sono dovute adeguare alla decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di non distribuire i dividendi.

Sul tema è intervenuto anche il giornalista siciliano Nino Sunseri, attraverso un articolo pubblicato sull’edizione del quotidiano “Libero” di martedì 13 ottobre dal titolo: “È ora di sbloccare i dividendi”, il quale ha stimato in dieci miliardi di euro la somma che è stata sottratta all’economia reale italiana dalla BCE che ha posto tale vincolo. Sempre secondo il giornalista Sunseri verranno a mancare 4,4 miliardi su fronte delle assicurazioni e 5,7 miliardi per quanto riguarda le banche. È un provvedimento, quello di congelare le cedole – giustificata da Francoforte con una nota – che si conferma temporaneo ed eccezionale con la finalità di preservare la capacità delle banche di far fronte alle perdite e di sostenere l’economia nella fase di estrema incertezza legata alla pandemia da Covid19. Infine, un altro aspetto che Sunseri non esita a definire un “boomerang”, quello del danno per lo Stato: dieci miliardi di mancata distribuzione dei dividendi corrispondono a circa due miliardi di minori entrate nelle casse erariali.

Anche Banca di Piacenza, suo malgrado, ha dovuto prendere atto di questo vincolo, nonostante nella riunione dei soci svoltasi a Palazzo Galli gli amministratori della banca popolare piacentina hanno riferito sulla Semestrale al giugno 2020 circa la crescita del 24,2% dell’utile netto e ancora in aumento, raggiungendo quota 19,4%, il CET1 (Common Equity Tier 1, cioè il principale parametro cui le banche, gli investitori e i risparmiatori fanno riferimento per valutare la solidità di un istituto di credito e che per la BCE deve essere superiore almeno all’8%). Nel corso dell’incontro il Presidente del Consiglio di amministrazione Giuseppe Nenna ha spiegato che il Consiglio di Amministrazione, con voto unanime, ha dovuto prendere atto della decisa volontà della BCE, confermata da Bankitalia, che il dividendo ai Soci non venga quest’anno distribuito, volontà confermata con un nuovo intervento della BCE, veicolato alla Banca di Piacenza dalla Vigilanza nazionale.

La Banca di Piacenza, così come tutti gli altri Istituti di credito italiani, presterà quindi osservanza a quanto indicato, interrompendo la striscia positiva che l’ha vista, da oltre 80 anni di vita, mai mancare un anno di corrispondere il dividendo. Tuttavia, la Banca di Piacenza ha deciso che il monte dividendi non distribuiti è stato appostato non a riserva (come han fatto gran parte degli Istituti bancari) ma a debito verso gli azionisti; così facendo gli azionisti li riceveranno non appena la BCE e Bankitalia rimuoveranno il divieto di distribuzione.

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