Mattarella premia gli eroi del Covid: i piacentini Maestri e Moresi Cavalieri della Repubblica foto

Ci sono anche due piacentini tra gli eroi “anti-Covid” che hanno ricevuto martedì 20 ottobre al Palazzo del Quirinale l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

L'onorificenza consegnata a Giuseppe Maestri (foto dal sito del Quirinale)Foto dal sito del Quirinale

Si tratta di Giovanni Moresi, autista soccorritore del Pronto Soccorso 118 di Piacenza, per la testimonianza offerta del ruolo svolto dagli autisti soccorritori durante la pandemia, e di Giuseppe Maestri, farmacista a Codogno che durante i mesi dell’emergenza ogni giorno ha percorso cento chilometri per recarsi in piena zona rossa. Le onorificenze sono state conferite “motu proprio” dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 3 giugno scorso, a un gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus. I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare “l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali”.

La cerimonia, condotta da Mia Ceran, è stata aperta dalla proiezione di un filmato realizzato da Rai Cultura e dall’intervento del Presidente Mattarella. “Provenite degli ambienti più diversi: dagli ospedali, dai servizi di assistenza, dalla ricerca dei laboratori, da farmacie, dalla scuola, dalle Forze dell’ordine, dai supermercati, dai trasporti, dalle aziende, dalla ristorazione, dal volontariato, dalla disabilità – ha detto il Presidente della Repubblica -. Vi siete impegnati per la cura di coloro che erano malati di Coronavirus; vi siete impegnati per sostenere e assicurare conforto e sostegno alle tante condizioni di sofferenza e di grave disagio che si registravano; vi siete impegnati per assicurare che il nostro Paese, durante il blocco totale delle attività, non rimanesse paralizzato, assicurando servizi sanitari, di trasporto e di collegamento”.

“Come voi, che avete operato con abnegazione, con generosità, con senso di responsabilità, tante italiane e tanti italiani lo hanno fatto. Voi qui li rappresentate tutti; siete espressivi di questa grande realtà del nostro popolo, donne e uomini in Italia che hanno operato in quei giorni – tanti, ma davvero tanti – con senso di responsabilità, con senso del dovere, andando anche al di là dei propri compiti, con senso di abnegazione. Queste onorificenze hanno un primo significato che è di riconoscimento nei vostri confronti per quanto avete fatto; ed è un riconoscimento per il senso della comunità, per la coscienza civica che avete manifestato, per il senso di responsabilità e di premure nei confronti della comunità, dei problemi degli altri in difficoltà e in sofferenza. Questo incontro e queste onorificenze hanno anche altri significati. Un significato di fiducia del nostro Paese che nelle difficoltà è capace di trovare risorse umane e di impegno che gli consentono di superarle e di affrontarle con capacità di risultati”.

“Ci troviamo nuovamente in un momento difficile – ha proseguito Mattarella -; sembra avvicinarsi una nuova fase di emergenza. Questo richiede di avere non soltanto le capacità di fronteggiarla, ma anche la fiducia nelle possibilità che il nostro Paese ha di superarla e di risolverla. Naturalmente questo momento difficile ci rammenta anche quanto prima cercavo di ricordare: occorre non rimuovere quello che è avvenuto, non pensare che si sia trattato di una parentesi da poter dimenticare, per quel che è avvenuto di sofferenze, di dolori, di lutti, e per quel che è avvenuto di meriti acquisiti da tanti che si sono impegnati, come oggi qui viene riconosciuto e sottolineato. Va anche ricordato che questo momento va affrontato con le terapie, con l’impegno, con l’organizzazione; va affrontato anche sapendo che abbiamo maggiore preparazione di quanto non si sia verificato in marzo e aprile, investiti da un fenomeno sconosciuto, senza elementi di esperienza pregressa, che tuttora in larga parte rimane sconosciuto anche alla scienza. Ma questo ci consente adesso di affrontarlo con senso di responsabilità e con maggiore fiducia”.

“Per questo vi è un terzo significato di queste onorificenze, che è quello di esortazione. Ripeto, occorrono cure, terapie, organizzazione sanitaria efficace e efficiente. Ma occorre anche la responsabilità collettiva; occorrono comportamenti diffusi di tutti nel nostro Paese, perché tutti siamo chiamati a contribuire a sconfiggere la pandemia e la diffusione del contagio del virus. Con le mascherine, con il distanziamento sociale, con i comportamenti responsabili, evitando comportamenti e occasioni di contatto superflue. Abbiamo tutti la responsabilità e siamo tutti chiamati a fornire il nostro contributo per superare questa condizione difficile che si sta presentando ed evitare di ricadere nelle condizioni di marzo e aprile”.

“Siamo tutti chiamati – ha concluso -, e in questo momento la situazione ci chiama e richiede a tutti una prova di orgoglio, di senso della misura, di responsabilità. Quella che voi avete messo in opera”.

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