La lotta alla violenza di genere parte dalla scuola: ecco il progetto “Disegnare buone relazioni”

Disegni, réclame, video, post e “meme” sui social. Così circa 130 ragazzi di alcuni istituti e realtà educative piacentine  – al momento sono coinvolte classi di Casa del Fanciullo, Enaip, Colombini – proveranno a dare il loro contributo per contrastare e prevenire la violenza sulle donne, lanciando un messaggio positivo a coetanei e adulti.

Il progetto, al via, non a caso, nel mese di novembre – il 25 cade la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne –  si chiama “Disegnare buone relazioni” ed è promosso, grazie ad un contributo regionale di poco più di 10mila euro, dalla Provincia di Piacenza e dal CIPM Emilia-Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, i cui operatori si occupano del coordinamento operativo. I dettagli dell’iniziativa sono stati presentati nella mattinata del 6 novembre da tutti i rappresentanti delle realtà coinvolte.

Conferenza

“Si tratta di un progetto davvero importante, che agisce sul versante della prevenzione  – ha spiegato Valentina Stragliati, consigliere provinciale delegato alle Pari Opportunità -. La violenza di genere,  purtroppo, è un fenomeno che non si è arrestato neanche in tempi di pandemia, anzi. I dati ci dicono che nei mesi del lockdown primaverile sono aumentati i conflitti all’interno dei nuclei familiari, con tanti casi di maltrattamenti non solo fisici, ma anche psicologici ed economici. Partire dai giovani e dal loro contesto naturale, la scuola, per diffondere la cultura della prevenzione diventa cruciale: i ragazzi ci possono insegnare tanto”.

Ma come saranno coinvolti concretamente gli studenti piacentini? “Allo stato attuale, il progetto prevede la realizzazione di 6 percorsi, suddivisi in 3 incontri da 2 ore ciascuno – hanno spiegato Elena Di Blasio e Glenda Marafante, psicoterapeute di CIPM Emilia-Centro Italiano per la Promozione della Mediazione -. L’idea alla base è di fare una prevenzione primaria, facendo riflettere innanzitutto i giovani su stereotipi e pregiudizi che quotidianamente assorbono attraverso i media, la pubblicità e la cultura in cui sono immersi. Da questo primo tassello, l’obiettivo è aiutarli a sviluppare un pensiero critico, in modo che diventino reali osservatori del mondo che li circonda e non solo ricettori passivi. Successivamente porteremo alla loro attenzione alcuni casi di cronaca che consistono in atti di prevaricazione all’interno di una relazione – amicale o affettiva – quando questa finisce. La tematica, nello specifico, è quella del revenge porn, una vendetta che vuole distruggere l’immagine sociale e l’identità della persona che la subisce. Si tratta di un fenomeno in aumento tra i giovani, a cui bisogna insegnare che costruire buone relazioni significa anche sapere accettare e tollerare conflitto e frustrazione”.

“La fase finale del progetto – per cui vorremmo realizzare un momento collettivo conclusivo tra aprile e maggio 2021, anche se bisogna capire se sarà in presenza o a distanza  – consiste quindi nella creazione di pensieri positivi sulla parità di genere, che superino stereotipi e pensieri sbagliati. In questo senso, avremo anche la vetrina della pagina social “Piacenza Memes”, che ospiterà alcuni di questi messaggi”.

INTERVENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE FDI GIANCARLO TAGLIAFERRI

“Complimenti alla Provincia di Piacenza per il progetto “Disegnare buone relazioni” con cui si ribadisce l’importanza di mobilitare studenti e giovani contro la violenza contro le donne. Nei mesi del lockdown il fenomeno della violenza contro le donne è aumentato: nelle case è aumentato un silenzioso dolore che le Istituzioni locali spesso hanno preferito non ascoltare. A Piacenza, invece, c’è stata una rinnovata sensibilità che ha visto insieme cittadini e Enti Locali perché ogni violenza contro una donna è una violenza contro la società: è va contrastata e combattuta” ha detto il consigliere regionale FdI Giancarlo Tagliaferri.

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