“Stop dalla Regione all’idrossiclorochina, il Pd torni sui suoi passi”

“La giunta Pd della Regione Emilia-Romagna torni sui propri passi e consenta l’attivazione dei protocolli sperimentali per la terapia domiciliare a base di idrossiclorochina”.

E’ quanto chiede un’interrogazione presentata dai consiglieri della Lega della Commissione Sanità, Valentina Stragliati, Daniele Marchetti, Fabio Bergamini e Simone Pelloni, dopo che, nei giorni scorsi, la Giunta di via Aldo Moro aveva bocciato la risoluzione leghista sull’utilizzo dell’idrossiclorochina nella cura contro il Covid.  I leghisti, sulla scorta della sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di alcuni medici e reso così possibile la prescrizione del farmaco, avevano chiesto alla Giunta di via Aldo Moro di consentire l’avvio dei protocolli sperimentali per la terapia domiciliare a base di idrossiclorochina anche in Emilia-Romagna.

“Un “no”, quello della Regione, – evidenzia il Carroccio – che ha sorpreso persino il professor Alessandro Capucci di Bologna, esperto a livello internazionale di malattie cardiovascolari, già Direttore della Scuola di Specializzazione di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università Politecnica delle Marche in Ancona, e primo firmatario e relatore del lavoro scientifico derivato dal protocollo di cura realizzato ad aprile nell’area di Rimini su 350 pazienti che sono stati curati a casa da 58 dottori di base”.

“Il paradosso ideologico del Partito democratico è reso ancor più manifesto e conclamato dal fatto che il professor Alessandro Capucci, nel corso di un recente evento online, ha incontrato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, e, quando gli ha spiegato di essere uno dei firmatari dell’azione rivolta al Consiglio di Stato, ha incassato il plauso dell’assessore medesimo, probabilmente d’accordo con le valutazioni che gli aveva appena espresso il professore. Da qui la necessità che la Giunta ritorni sui propri passi e dia, finalmente, il via libera alla sperimentazione dei nuovi protocolli di cura a base di idrossiclorochina anche in Emilia-Romagna” – concludono i consiglieri regionali.

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