Bonaccini: “Pronti a vaccinare anche di notte, triplicare le dosi”

“Noi come Emilia-Romagna vogliamo essere pronti a raddoppiare o triplicare il numero di dosi di vaccino somministrate. Ho detto ai direttori delle Asl di tenerci pronti anche per aperture notturne, se serve”.

Sono le parole del presidente della Regione Stefano Bonaccini, pronunciate durante una trasmissione televisiva sulla campagna di vaccinanzione in corso. “L’Italia si sta comportando bene sulla prima fase dei vaccini – ha aggiunto – e da marzo sarà la vera sfida,  sarà necessario coinvolgere i medici di base per ampliare la platea vaccinale. Si è detto che a fine anno si avrà l’immunità di gregge, ma io penso che si possa avere parecchi mesi prima”. Bonaccini ha fatto notare che una “terza ondata non può essere esclusa”. “Per combattere la pandemia economica e sociale – ha affermato -, che è il vero rischio, noi dobbiamo sconfiggere quella sanitaria. Per questo serve che i comportamenti continuino ad essere il piu’ adeguati possibili”.

”Ieri – spiega Bonaccini – mi dicevano gli epidemiologi della mia regione che ora noi abbiamo molti focolai familiari e questo è dovuto certamente a pranzi e cene durante le festivita”.

Tagliaferri (Fdi) “Bonaccini critica pranzi di Natale, ma fu lui a imporre a Conte le deroghe” – “Prima delle vacanze estive il Presidente Bonaccini era in prima linea a far pressione sul governo per chiedere deroghe alle norme antiCoronavirus. L’obiettivo? Permettere, ci spiegava il Presidente, alle famiglie di incontrarsi. Oggi, con i contagi in aumento e la Regione che va in zona arancione, Bonaccini grida allo scandalo: “E’ colpa di chi ha fatto pranzi e cene”, tuona rivolto ai poveri emiliano-romagnoli rei, semplicemente, di aver seguito i suoi consigli”. Lo afferma Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale piacentino di Fratelli d’Italia.

“E’ da quasi un anno – prosegue – che va avanti questa ricerca ossessiva del consenso immediato: a marzo scorso strali contro chi chiedeva solo di camminare in solitaria per le vie deserte della città, in luglio e agosto il tana libera tutti: discoteche e pub aperti, fiumi di soldi regionali per promuovere le vacanze in Riviera e l’autodromo di Imola. Poi di nuovo il “tutti a casa”, salvo, sotto Natale, imporre al Governo una riduzione delle norme per permettere pranzi e cene. E ora, con i contagi che aumentano, di nuovo dito puntato contro i poveri cittadini. Presidente, lo vuole capire che i cittadini, semplicemente, applicano le norme che i legislatori fanno: se sapete produrre un caotico semaforo dove non si capisce più nulla la colpa è solo vostra, non dei cittadini. Assumetevi le vostre responsabilità e smettete di insultare chi non ce la fa più”.

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