Fermo il recupero di Bastione Borghetto “Mai presentato al Demanio il progetto definitivo”

“Siamo in uno stato di abbandono, non solo dell’immobile ma anche della pratica”.

Così l’assessore Erika Opizzi è intervenuta in consiglio comunale sul recupero a Piacenza di Bastione Porta Borghetto, rispondendo ad una interrogazione sul tema presentata da Sergio Dagnino (5 Stelle), che più volte nel recente passato si è occupato della questione denunciando il degrado dell’area. “Credo – ha sottolineato il consigliere pentastellato – che la nostra collettività debba cercare di recuperare un bene tanto importante, è uno dei monumenti più belli della città che versa in uno stato di abbandono ormai da troppi anni”.

“Si tratta di un bene demaniale, non del Comune – ha ricordato Opizzi – La gestione e il recupero del bastione erano stati aggiudicati provvisoriamente con la previsione di realizzare all’interno la casa della musica, con uno spazio esterno da utilizzare come teatro, oltre a sala prove e di incisione. Avevamo fatto alcuni incontri per capire alcune questioni, dai parcheggi all’acustica, e soprattuto la Sovrintendenza aveva bisogno di una progettazione che tenesse conto delle loro prescrizioni; che io sappia, ad oggi non è mai stato presentato alcun progetto definitivo al Demanio e, di conseguenza, l’aggiudicazione definitiva non è mai avvenuta”.

“Nei giorni scorsi il funzionario, che si è insediato un anno fa, mi ha detto che si tratta di una pratica aperta e che il suo obiettivo per il 2021 è di mettere la testa su questa pratica, contattando chi si è aggiudicato provvisoriamente il bando per capire se le prescrizioni della Sovrintendenza e quelle relative alla zonizzazione acustica possono essere superate o se il progetto invece non sta in piedi. Spero quindi di avere un riscontro, cercheremo di monitorare queste pratiche che non toccano direttamente il lavoro del Comune ma hanno una notevole rilevanza per gli interessi della città”.

“Purtroppo – l’osservazione di Dagnino in sede di replica – i poveri cittadini devono sopportare questa burocrazia enorme fatta di questi giganti, in questo caso il Demanio, che hanno tempi che si possono definire biblici. Peccato, perche il tempo passa e i cittadini, veri destinatari di questi beni, non ne usufruiscono e in più devono sopportare che si spendano soldi per immobili che, a causa del passare del tempo, si danneggiano. E’ veramente una vicenda uguale a tante altre nel nostro Paese”.

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