“Questo stop and go danneggia la scuola già allo stremo”

“La scuola non può essere strumentalizzata per fini politici e utilizzata per affermare la supremazia dello Stato o delle Regioni, nel contesto di un conflitto che ormai stiamo vivendo da tempo e che la pandemia ha evidenziato in modo inequivocabile”.

Così Giovanni Zavattoni di Flc Cgil Piacenza commenta la sentenza del Tar Emilia Romagna che stabilisce la riapertura, da lunedì 18 gennaio, delle scuole superiori, con una settimana di anticipo rispetto a quanto previsto dal presidente Stefano Bonaccini. “Chiediamo da tempo di conoscere i dati del contagio e se le scuole siano realmente luoghi sicuri per lavoratori e studenti. Occorre programmare seriamente scelte che vedano un piano di investimenti e di interventi stabili, chiari, con protocolli sulla sicurezza adeguati alla fase contingente. Per questo si rende necessaria la verifica e il continuo tracciamento dei contagi e una massiccia e tempestiva campagna di vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.

“Da sempre chiediamo la riapertura della scuola in presenza coniugando l’esigenza della tutela della salute con quella del diritto all’istruzione e si devono creare le condizioni affinché la scuola rimanga aperta evitando lo “stop and go” che getta la comunità scolastica, ormai allo stremo, nella più totale confusione”.