Strade e verde, la ciclovia lungo il Po e anche edilizia scolastica e sportiva: i lavori finanziati con gli aiuti Covid

Scuole e verde pubblico, viabilità e impianti sportivi, monumenti. In meno di 5 mesi ecco i progetti finanziati dalla Regione Emilia Romagna nelle aree più colpite dalla pandemia nella prima fase ed in particolare in provincia di Piacenza.

Sono complessivamente 116 cantieri pronti a partire nelle province di Piacenza e Rimini e nel comune di Medicina (Bologna) per un investimento da 35 milioni di euro (26 dal bilancio regionale). A ottobre l’apertura dei termini per la presentazione delle proposte, poi definite nelle Conferenze territoriali. Il contributo regionale a copertura in media dell’80-95% del costo ammissibile. Alla provincia di Piacenza sono assegnati 12,5 milioni di euro per realizzare diversi interventi di varia natura.

Da rimarcare quello proposto dalla Provincia per la realizzazione del primo lotto della Ciclovia Vento (per un importo di un milione e centomila euro), nel tratto Piacenza (località Fossadello)-Cremona, e quelli del Comune capoluogo per la manutenzione del verde pubblico e il rifacimento della rete stradale. Sempre sul fronte della viabilità sono stati finanziati i progetti dei Comuni di Agazzano, Besenzone, Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Castell’Arquato, Gossolengo, Lugagnano Val D’Arda, Pontenure, Vigolzone, Villanova sull’Arda.

Gli interventi in provincia di Piacenza – Tra gli interventi più significativi che sono stati finanziati dalla Regione nel Piacentino, con i 12,5 milioni di euro stanziati (per l’esattezza 12.441.733 euro), quello proposto dalla Provincia per la realizzazione del primo lotto della Ciclovia Vento, nel tratto compreso tra Piacenza (località Fossadello) e Cremona; gli interventi proposti dal Comune capoluogo per la manutenzione del verde pubblico e il rifacimento delle strade in pietra e in conglomerato bituminoso. Tanti gli interventi per la viabilità proposti anche dai Comuni piacentini. Tra gli altri quelli di Agazzano, Besenzone, Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Castell’Arquato, Gossolengo, Lugagnano Val D’Arda, Pontenure, Vigolzone, Villanova sull’Arda.

Numerosi anche i progetti sul fronte dell’edilizia scolastica e sportiva. Nel primo caso, tra gli altri, quelli di adeguamento, messa in sicurezza, efficientamento proposti dai Comuni di Bettola (riqualificazione servizi scolastici per l’infanzia), Cadeo (Scuola materna “Barbattini”), Castelvetro Piacentino (interventi nel Polo scolastico di via Kennedy), Gossolengo (scuola secondaria), Gragnano Trebbiense (completamento viabilità nuova palestra scolastica), Monticelli d’Ongina (asilo nido-scuola materna “S.Nazzaro”), Sarmato (scuola secondaria di primo grado). Nel secondo caso gli interventi del Comune di Rottofreno (lotto 1 della piscina comunale), Pianello Val Tidone (copertura campo da tennis), Alseno (nuova tribuna campo San Martino e ripavimentazione palazzetto sportivo), Bettola (sistemazione servizi della piscina), Carpaneto piacentino (completamento nuova palestra polo scolastico).

E poi gli interventi sui palazzi e beni pubblici. Dai lavori di ristrutturazione della Rocca municipale di Caorso, alla sistemazione di piazza Gazzola a Perino nel comune di Coli, ai lavori nella sede municipale di Fiorenzuola d’Arda, a quelli di ampliamento del cimitero di Morfasso. Passando per lavalorizzazione del palazzo comunale“Castello Scotti Anguissola” a San Giorgio Piacentino, la riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto a Travo e la messa in sicurezza dell’ex cinema Smeraldo a Ziano Piacentino

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Il programma è stato presentato a Bologna in videoconferenza stampa dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. Presenti il sottosegretario alla Presidenza Davide Baruffi,  il sindaco di Medicina Matteo Montanari e in collegamento la presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri e il presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi. In totale sono 116 gli interventi decisi direttamente nei territori interessati – almeno uno per ogni Comune – e sostenuti dalla Regione, sulla base di criteri concertati nell’ambito delle Conferenze territoriali, secondo i principi della programmazione negoziata per la determinazione del fabbisogno delle comunità locali, della priorità degli investimenti, dei risultati attesi. A disposizione ci sono 26 milioni di euro stanziati dalla Regione: 12,5 milioni ciascuna per le province di Piacenza e Rimini e 1 milioni di euro per il Comune di Medicina. Risorse – con contributi compresi in media tra l’80 e il 95% del costo ammissibile – che generano un  investimento complessivo di quasi 35 milioni di euro.

Progetti immediatamente cantierabili, in grado di dare in tempi brevi risposte a bisogni reali dei territori e, allo stesso tempo, sostenere la creazione di posti di lavoro e spingere sulla crescita sostenibile. Il tutto attraverso una stretta collaborazione tra la Regione e le stesse Istituzioni locali, che hanno condiviso obiettivi e modalità di intervento, così come previsto dalla legge regionale 5/2018 (“Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali”), la cornice normativa che ha visto l’attuazione del programma straordinario per le aree più colpite dall’emergenza Covid nella prima fase. Un programma straordinario da 40 milioni di euro complessivi, allargato anche alle aree montane di tutte le altre province e a quelle interne del Basso ferrarese, cui vanno 14 milioni: anche su questi progetti l’intesa è ormai vicina e verranno presto presentati.

“Un anno fa – ha detto Baruffi – abbiamo adottato limitazioni ancora più stringenti, a livello regionale rispetto alle misure nazionali, per limitare il diffondersi del virus, e proprio per questo motivo abbiamo deciso di mettere risorse a disposizione per i territori che sono stati più penalizzati. Già nei mesi scorsi abbiamo fatto un primo stanziamento, per Piacenza, Rimini e Medicina: in tutto 26 milioni di euro (12 milioni e 500 euro per il territorio piacentino, ndr), dando priorità a una progettualità inclusiva che tenessero insieme tutti i Comuni, e per questo ringrazio i sindaci Patrizia Barbieri e Riziero Santi, per il ruolo di coordinamento svolto pur tra le mille difficoltà del momento. Con le risorse messe in campo anche dai territori, si è arrivati ad investimenti pari a 36 milioni di euro”. “Questo rapporto tra Emilia Romagna e enti locali ci presenta come un esempio a livello nazionale –  sottolinea Baruffi – anche attraverso piccoli progetti che sono quelli che maggiormente dimostrano l’attenzione per il territorio, oltre a mobilitare immediatamente forza lavoro, presenti tra l’altro proprio in quei Comuni e Province”.

“E’ lo spirito di squadra che ci ha portato a condividere attività strategiche – dice il presidente della Provincia e sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri – per la nostra realtà. La differenza la fa non il grande cantiere, ma la capacità di dare risposta ai bisogni della comunità, consentendo così anche di dare lavoro a imprese del territorio. Grazie alla condivisione dei sindaci, sono stati individuati 61 progetti, le risorse stanziate dalla Regione, pari a 12 milioni e 500mila euro, ha generato investimenti per oltre 16 milioni di euro, con il contributo dei Comuni. Questo è modello che ha funzionato, apprezzato anche dalle associazioni di categorie: il nostro obiettivo è sempre stato il dare risposte efficaci, non solo in campo sanitario, ma anche economico, ed è quello che è stato fatto. Le idee possono essere anche buone, ma se non c’è programmazione condivisa restano lettera morta. Qui invece si è lavorato bene in sinergia con la Regione”.

“In questi giorni, un anno fa, la pandemia iniziava a diffondersi nel nostro Paese, prendendo il via nel lodigiano, a pochissimi chilometri dalla provincia di Piacenza – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. L’Emilia-Romagna, vicinissima a quell’epicentro, è stata per mesi fra le regioni più colpite, pagando un prezzo in vite umane e sofferenza che non potrà mai essere dimenticato. Il nostro primo pensiero continua ad andare a chi non c’è più e ai familiari. Abbiamo gestito l’emergenza sanitaria senza mai smettere di guardare avanti, compresa la decisione di recarci nelle aree più colpite, stare vicino a sindaci e amministratori locali, ascoltarli e decidere insieme prima lo stanziamento di fondi direttamente dal bilancio regionale, poi i progetti da finanziare, purché cantierabili in tempi rapidi e utili alle comunità. E insieme dimostriamo ora che si può fare bene e rapidamente, rispettando l’impegno preso coi cittadini delle province di Piacenza e Rimini, dove limitammo spostamenti e attività produttive, e di Medicina, che chiudemmo totalmente”.

“Nessun finanziamento a pioggia, dunque, ma un piano complessivo per mobilitare risorse per la ripartenza, che coinvolge anche la montagna e le aree interne, seguendo anche l’indirizzo votato dall’Assemblea legislativa regionale. Continuiamo a combattere il Covid, potendo ora contare anche sul vaccino, e l’impegno sul fronte sanitario resta prioritario. Allo stesso tempo, però, non arretriamo sul fronte economico e sociale, per garantire la tenuta dell’intera comunità regionale, seguendo la strada tracciata nel nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima firmato in Emilia-Romagna con tutte le parti sociali”.

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