“La zona rossa unica arma contro la variante inglese. Meglio restrizioni subito”

Meglio una zona rossa subito, per fermare la circolazione della variante inglese del virus, che il rischio di dover chiudere fra due settimane con il triplo dei ricoverati. Le parole del direttore dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino non lasciano spazio a tante interpretazioni sull’opportunità di adottare sin da subito misure più restrittive, nonostante i numeri del contagio a Piacenza siano ancora bassi.

Nella giornata di oggi è prevista la decisione del Governo nazionale sul cambio di colori delle Regioni sulla base della diffusione dell’epidemia. “Piacenza si trova in una situazione migliore delle altre province emiliane – ha fatto notare Baldino – con un numero di positivi ancora abbastanza basso e un’incidenza dei contagi di 140 ogni centomila abitanti nell’ultima settimana. Tuttavia siamo molto preoccupati perchè la variante inglese a Piacenza non è ancora arrivata, ma non ci sono dei muri che possono tenerla fuori dai nostri confini, è solo una questione di tempo e abbiamo visto che a Bologna i numeri in dieci giorni sono raddoppiati e triplicati”.

“L’instaurazione di una zona rossa – aggiunge – è sicuramente l’arma più efficace che abbiamo per evitare lo spostamento del virus e mantenere i contagi più bassi. Capisco la stanchezza e i problemi di natura sociale ed economica, ma in questo momento una zona rossa ci permetterebbe di alzare questi muri. Il rischio è quello di dover fare lo stesso fra due settimane, ma con il triplo dei ricoverati”. “Siamo pronti a gestire una nuova ondata – conclude – anche se speriamo che non accada e di non dover accogliere centinaia di ricoverati”.