“Modello di sviluppo fallimentare, ripensiamo il futuro di Piacenza”

I sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil di Piacenza presentano le proposte per lo sviluppo di Piacenza e per superare la crisi sanitaria e sociale causata dalla pandemia.

Lo faranno lunedì con una conferenza stampa per illustrare i contenuti che verranno sottoposti alle istituzioni del territorio piacentino. Un contributo corposo che elenca le priorità di intervento per lo sviluppo dell’economia locale e si concentra sugli effetti negativi dell’epidemia in particolare nel mondo del lavoro. Il documento tocca i temi della precarizzazione, dell’incremento delle disuguagliaze sociali e naturalmente approfondisce la necessità di ripensare i servizi di cura e sanitari alla luce dell’esperienza covid.

Un base di confronto per individuare le direttrici delle scelte amministrative che ci attendono nei prossimi mesi.

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Ecco l’introduzione: 

Con il presente documento CGIL CISL UIL intendono individuare le priorità e le esigenze che il territorio della nostra provincia deve affrontare alla luce della crisi sanitaria che ha colpito in maniera drammatica la nostra comunità. Piacenza ha pagato un prezzo altissimo in termini di perdita di vite umane ed è un territorio risultato particolarmente colpito anche dalla diffusione del contagio. Tutto questo ha confermato e messo ancora più in evidenza criticità e inadeguatezze del nostro sistema che da anni segnaliamo e che oggi vanno discusse, approfondite e risolte anche alla luce della persistenza della crisi Covid19 dopo la alla ripresa autunnale. Una ripresa comunque pesantemente condizionata dagli effetti economici e sociali della crisi, che ci consegnano un quadro fortemente preoccupante rispetto alla tenuta del nostro sistema produttivo e sui connessi rischi sul fronte occupazionale.

Dopo la prima fase della pandemia le attività erano in buona parte riprese, ora facendo tesoro delle esperienze fatte, serve continuare a valorizzare l’apporto di tutti coloro che hanno permesso la reale tenuta, coesione ed unità del nostro territorio, rimettendo al centro il ruolo del lavoro e delle persone che permettono alle imprese, e anche alle amministrazioni pubbliche di funzionare. Le risorse stanziate da Governo, Regione ed Unione Europea possono rappresentare un importante volano per una ripresa del territorio che sappia coniugare agli aspetti più tradizionalmente economici, anche quelli di carattere sociale, della vita delle nostre città, di un intero modello di sviluppo che si è dimostrato fallimentare e che oggi va profondamente ripensato in chiave di nuove sostenibilità ambientali, sanitarie e produttive con il coinvolgimento di tutte le competenze a disposizione, mettendo in campo innovativi percorsi di partecipazione democratica delle OO.SS. dei lavoratori. Pertanto, individuiamo qui i seguenti punti programmatici che dovranno essere oggetto di una campagna di informazione sul territorio definendo così il posizionamento di CGIL CISL UIL ai diversi tavoli di confronto aperti.

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