Anche le vittorie nascono dalle sconfitte, gli studenti del Gioia ‘interrogano’ i giocatori della Gas Sales

Anche le vittorie nascono dalle sconfitte: dagli errori si impara, analizzando punti di forza e di debolezza. E in una squadra, il gruppo viene prima dell’egoismo del singolo.

Spunti interessanti, quelli arrivati dall’incontro organizzato dalle classi 3B Classico e 3D Scientifico del liceo Gioia con Iacopo Botto, schiacciatore, Marco Izzo, palleggiatore, Massimo Botti, allenatore in seconda di Gas Sales Bluenergy Piacenza.

Se quando si parla di sport si pensa subito a vittorie, medaglie e coppe, l’iniziativa del Gioia ha consentito di affrontare il tema da una prospettiva sicuramente più interessante.

La sollecitazione è arrivata dagli stessi ragazzi, i quali hanno chiesto agli ospiti come venga gestita la sconfitta, contraltare di ogni partita. Una condizione che gli studenti stessi si trovano a dover affrontare, dopo aver ricevuto un brutto voto dopo un’interrogazione o una verifica. Ma più che un fallimento, è un’occasione di crescita e miglioramento.

Gas sales al liceo Gioia

L’allenatore Botti ha sottolineato che dagli errori si impara e che è analizzando i punti di forza e di debolezza di una partita che si trova il margine di miglioramento.

All’incontro hanno partecipato anche Danilo Anelli (responsabile del settore giovanile) e Massimo Savi (collaboratore nel settore giovanile) che hanno discusso con gli studenti della difficoltà dei giovanissimi di accettare la sconfitta e di misurarsi con essa senza attribuire colpe agli altri giocatori o agli avversari. Si è insistito sul valore del gruppo e sul senso di squadra, ragionando anche sull’aspetto dell’ambizione. Ci si è chiesto se l’ambizione individuale può ostacolare l’ambizione del gruppo.

I giocatori hanno affermato che la crescita in età e in esperienza professionale aiuta a gestire meglio l’egocentrismo, il bisogno di affermazione personale e a comprendere maggiormente l’importanza del lavoro d’equipe.

E’ stato ribadito che un buon lavoro personale è a favore di tutta la squadra.

Per finire una riflessione rivolta soprattutto a chi gioca lontano da casa, in un’altra città: la squadra è tutto e conferma il valore del sacrificio e dell’impegno affrontati con convinzione per un obiettivo nobile di gioco e di realizzazione di vita.

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