Tutti a scuola dal 26, ma come? Difficile con la capienza dei bus al 50 per cento “Servono orari flessibili”

Tutti a scuola lunedì 26 aprile? Sì, ma come? La domanda imperverserà nei prossimi giorni per capire come dar seguito anche nella realtà alla volontà manifestata dal Governo Draghi di far tornare tra i banchi gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado lunedì prossimo, accantonando, se non del tutto almeno in gran parte, la didattica a distanza anche nelle superiori.

Ma far ripartire le scuole in sicurezza – visto che il virus circola ancora e i “veicoli” preferiti possono diventare proprio gli studenti, in quanto non vaccinati e assai spesso asintomatici – non è una faccenda semplice. Anche perchè di mezzo ci sono i bus, ovvero i trasporti pubblici il cui riempimento resta ancora fissato al 50 %. Come si fa a spostare il 100 % degli studenti, o giù di lì, con i mezzi semivuoti per mantenere il distanziamento? La domanda si era già presentata nel settembre scorso quando, e poi di nuovo a gennaio. Oggi ci risiamo.

“Lunedì 26 saremo pronti a garantire la massima sicurezza per i nostri studenti” – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, che tuttavia non nasconde un’esigenza imprescindibile: la collaborazione del mondo della scuola, con orari di entrata ed uscita dei ragazzi decisamente più flessibili. “Al momento non sappiamo ancora – ha affermato l’assessore durante una conferenza stampa – come si riprenderà la scuola, stiamo aspettando il decreto per la ripartenza delle scuole superiori in presenza. Al momento non sappiamo se verranno tolti i limiti di capienza”.

Nella mattinata si è già tenuto un confronto con le aziende di trasporto e le agenzie della mobilità ”per farci trovare pronti il 26 aprile senza l’aumento della capienza e il 100 % dei ragazzi a scuola”. E’ previsto inoltre un incontro con tutti i prefetti dell’Emilia Romagna, l’assessore regionale all’Istruzione Paola Salomoni e il nuovo direttore dell’Ufficio scolastico regionale. ”Per rispettare le regole il mondo dei trasporti – ha evidenziato Corsini – farà la propria parte, come ha fatto finora con 530 mezzi in più quest’anno, ma serve una fortissima collaborazione e responsabilizzazione del mondo della scuola. Se i limiti non dovessero consentirci di portare i ragazzi a scuole tutti insieme con la capienza attuale è necessaria una flessibilizzazione degli orari scolastici”.

La Regione Emilia Romagna non esclude la ricerca di “ulteriori mezzi sul mercato, cosa non facile perchè abbiamo dato fondo a tutte le riserve e visto i bus non si comprano al supermercato questa forte collaborazione col mondo della scuola è quantomai necessaria”. E’ c’è anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini che confida che non tutti prenderanno il mezzo pubblico. Magari con la bella stagione qualcuno si sposta anche non solo con il mezzo privato ma anche in bicicletta.

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