Diffusione dei lupi, il vademecum con le buone pratiche per una corretta convivenza

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Un “vademecum” sulla presenza del lupo nella provincia di Piacenza, con informazioni utili e comportamenti da seguire. E’ frutto di un lavoro che ha visto all’opera la Prefettura e il Gruppo Carabinieri Forestali Piacenza, in collaborazione con Ispra e Servizio veterinario dell’Azienda USL di Piacenza.

La brochure (IL LINK) è stata condivisa nel corso di una riunione ristretta, convocata dal Prefetto Daniela Lupo, della III sezione “Ambiente, Territorio e Infrastrutture” della Conferenza permanente. “I frequenti avvistamenti anche in aree di collina e pianura ed i recenti rinvenimenti, in numerose occasioni, di esemplari deceduti per vari motivi inducono a ritenere che il numero di esemplari attualmente sia in costante aumento – viene osservato -. La presenza del lupo nella pianura, e non più solo in montagna, è facilitata dalla grande adattabilità ecologica dell’animale, che è in grado di sfruttare diverse fonti di cibo, sia di origine “naturale”, come gli ungulati selvatici ed altri animali, sia di origine antropica”.

“In genere – si legge nel vademecum – il lupo è un animale schivo e diffidente nei confronti dell’uomo, che tende accuratamente ad evitare. Come per gli altri grandi carnivori, bisogna evitare di attirare il lupo nei pressi degli insediamenti umani. Ciò costituisce l’elemento essenziale per una convivenza più pacifica possibile. Attrarli, ad esempio con il cibo, anche se indirettamente, aumenta il rischio di innescare il processo di abituazione, cioè un’assuefazione progressiva alla presenza dell’uomo e delle sue attività. In ambienti antropizzati di pianura i lupi, per allevare i cuccioli, scelgono ambienti poco frequentati dall’uomo come gli ambienti fluviali, i campi di granturco o le aree recintate e inaccessibili al pubblico. In queste situazioni i cuccioli, soprattutto dai mesi da agosto in poi, possono essere visibili ed avvicinabili. Questa è una fase molto delicata per i giovani lupi, una fase in cui possono più facilmente essere soggetti ad abituazione nei confronti dell’uomo”.

“I lupi che nascono e crescono in ambienti antropizzati mostrano generalmente un minor timore delle strutture di origine antropica, come le abitazioni, ma anche nei confronti degli autoveicoli e delle macchine agricole. Questo significa che avvistare un lupo con atteggiamento “tranquillo” in questi ambienti non è da considerarsi come una stranezza comportamentale, ma un semplice adattamento all’ambiente in cui vive. In Pianura Padana, grazie all’ambiente aperto, ormai è molto frequente avvistare i lupi. Nel caso, invece, si osservassero lupi con comportamenti confidenti, cioè tolleranti le persone anche a distanza ridotta, dell’ordine di poche decine di metri, o che si avvicinano attivamente e ripetutamente alle persone all’interno di questa distanza, è buona regola avvisare le autorità competenti (ad esempio Carabinieri Forestali, Carabinieri, Polizia municipale, Servizi veterinari)”.

“Si dovrà inoltre valutare – si sottolinea – l’eventualità che non si tratti di un lupo, ma di un cane più o meno inselvatichito avente una conformazione similare”.

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