Film, incontri e contest: ecco il festival per le scuole di Fondazione Fare Cinema e Liceo Gioia

Proiezioni, incontri con registi e critici, eventi e dibattiti: dal 24 al 28 maggio Fondazione Fare Cinema, in collaborazione con il liceo classico Gioia di Piacenza, organizza la prima edizione di “L’ora di Cinema“, un festival cinematografico – interamente in streaming – aperto alle scuole di tutta Italia e realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da Miur (Ministero dell’Istruzione) e Mic (Ministero della Cultura).

La presentazione degli appuntamenti – tutti gratuiti e visibili in streaming dal sito di Fondazione Fare Cinema  – si è svolta nella mattinata del 14 maggio presso l’aula ovale del Liceo Gioia. “Il programma del festival è costruito intorno alla figura del padre, a partire da cinque film del 2020, a cui si affianca il capolavoro di Marco Bellocchio (presidente di Fondazione Fare Cinema, ndr) “I pugni in tasca” – ha spiegato Paola Pedrazzini, direttrice di Fondazione Fare Cinema -. In ordine di proiezione, i film scelti sono dunque “Padrenostro” di Claudio Noce, “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti, “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, “I Pugni in Tasca” di Marco Bellocchio, “Favolacce” di Damiano e Fabio D’Innocenzo e “Le Sorelle Macaluso” di Emma Dante.

Per ognuna delle proiezioni – ha aggiunto – è previsto l’incontro con i registi, intervistati dai critici cinematografici Gianni Canova, Stefano Francia di Celle, Enrico Magrelli, Alberto Pezzotta e Anton Giulio Mancino. A questi appuntamenti – ha informato ancora Pedrazzini – si aggiungono gli interventi, inediti per il festival, a cura del matematico Piergiorgio Odifreddi sui padri fondatori della matematica, su cui sono stati realizzati dei film, e di due artisti teatrali che, nel corso delle rispettive carriere, hanno indagato il tema della paternità: Mario Perrotta e Gioele Dix“. Tornando sui film in cartellone, Pedrazzini ha sottolineato come siano cinque pellicole “potenti, di forte identità, distanti tra loro per cifra stilistica, diversi per approccio visivo e contenuto narrativo, uniti però da fili invisibili, molti dei quali avvolti intorno alla figura del padre, o alla sua assenza, e ai rapporti familiari”.

Una cifra, quella del festival, particolarmente calzante, poiché si rivolge in prevalenza ad un pubblico di giovani, immersi negli anni più delicati per quanto riguarda il rapporto con i genitori. “Speriamo sia la prima di una lunga serie di iniziative di questo tipo – ha sottolineato Mario Magnelli, preside del Liceo Gioia -. In questi anni il nostro istituto ha lavorato tanto sul cinema, ma questa è una proposta che va al di là delle nostre aspettative, su cui abbiamo investito in modo massiccio e che non ha eguali nel panorama scolastico, anche non piacentino”. Solo per gli studenti del Liceo Gioia è stato pensato anche un evento collaterale: un contest di critica cinematografica, in streaming, a cura di Anton Giulio Mancino. “Gli studenti che desidereranno cimentarsi nell’analisi di uno dei film in programma – ha spiegato Pedrazzini – potranno partecipare a questo concorso. Il vincitore, autore della critica più interessante, sarà premiato nel corso del Bobbio Film Festival 2021”.

INFORMAZIONI FESTIVAL “L’ORA DI CNEMA” Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e visibili in streaming dal sito web www.fondazionefarecinema.it. La fruizione delle proiezioni in streaming è gratuita e destinata agli appartenenti al mondo della scuola o della formazione (studenti, docenti, dirigenti scolastici, dipendenti amministrativi, di scuole di ogni ordine e grado e chi a vario titolo appartenga al mondo della scuola e dell’educazione… ) che, per assistere alle proiezioni, devono registrarsi e accreditarsi (è possibile accreditarsi da lunedì 17 maggio) accedendo dal sito di Fondazione Fare Cinema. Le proiezioni saranno disponibili fino a esaurimento posti.  La fruizione degli incontri in streaming con i registi e degli eventi inediti sono gratuiti ed aperti a tutti senza prenotazione. Chiunque lo desideri può assistere accedendo sempre dal sito di Fondazione Fare Cinema. 

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