“Basta alla destra che semplifica il mondo e grida al mostro, la politica deve costruire il futuro”

“Agli elettori serve una destra che non semplifichi il mondo, ma che sappia studiare i dossier e indichi soluzioni. Basta urlare al mostro: noi abbiamo un’altra idea di politica, che sappia laicamente e garbatamente formulare proposte e guardare al futuro”.

Così Filippo Rossi, fondatore della Buona Destra, ripercorre a Piacenza il perchè della promozione di questo nuovo soggetto politico, che nascerà ufficialmente il 21 novembre con la convocazione dell’assemblea costituente.

“Noi partiamo dagli ideali e dai contenuti, facciamo politica perché ci crediamo e non perché conviene – ha detto durante l’incontro con la stampa, insieme a Michele Giardino, consigliere comunale e al referente locale Filippo Bobbi -. Basta a una politica difensiva e sindacalizzata di interessi che non cercano soluzioni per i nostri figli. La Buona Destra nasce e nascerà a vita compiuta il 21 novembre per guarire la malattia del centrodestra unito, che solo in Italia esiste. I contenuti e gli ideali contano di più dei numeri, mentre nel sovranismo di destra è il contrario”. In vista delle prossime elezioni amministrative, Rossi non entra quindi nel merito di possibili alleanze precostituite. “Sceglieremo io meglio, guardando le persone e i programmi” ha detto.

A rimarcare la netta separazione rispetto alla destra sovranista interviene Michele Giardino, ricordando il proprio percorso politico. “Io ho lasciato FI per la Buona Destra, perché a Piacenza è accaduto in modo dirompente uno spostamento dell’asse di governo, passato da moderato a sovranista, finendo per ribaltare i rapporti di forza. L’Italia non ha bisogno di questo, me di ragionamenti sui fatti, e per questo motivo – spiega – ho trovato la proposta di Filippo Rossi quello che mancava oggi nel nostro panorama politico”. “A Piacenza Forza Italia aveva eletto ben 5 consiglieri, che potevano essere l’ago della bilancia. Ma via via c’è stata una diaspora, che ha lasciato campo libero a un asse sovranista che spiega i mal di pancia dei Liberali”, continua il consigliere che non si sbilancia rispetto alle amministrative del 2022 nel Comune di Piacenza. “La Buona Destra nasce come argine al sovranismo populista, inizia adesso una fase di riflessione e di verifica – dice -, se sia possibile una proposta ulteriore e diversa. Ma i dadi non sono stati tratti e una decisione non è stata presa”.

Intanto Buona Destra continua a lavorare, come ricorda Filippo Bobbi. “Il gruppo di Piacenza è tra i più attivi – sottolinea -, nei nostri interventi difficilmente troverete proclami generalisti, ma azioni molto concrete e proposte per la città. la nostra è una politica centrata sul territorio”.

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