Green pass per ristoranti ed eventi, nuovi parametri per colori regioni. Draghi “Appello a non vaccinarsi è appello a morire”

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Proroga dello stato di emergenza al prossimo 31 dicembre, cambio dei parametri che stabiliscono il passaggio dei colori delle regioni, estensione del Green Pass.

Sono i tre punti cardine del nuovo decreto Covid, approvato dal consiglio dei ministri e presentato in conferenza stampa dal premier Mario Draghi e dal ministro della Salute Roberto Speranza. Dal 6 agosto la cosiddetta “certificazione verde” (già più di 40 milioni quelle scaricate dagli italiani) – che attesta l’avvenuta vaccinazione anti Covid con almeno una dose (validità 9 mesi), la negatività al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore o la guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi – sarà obbligatoria per tutti i cittadini sopra i 12 anni nei locali al chiuso o per assistere ad eventi o spettacoli. “Il Green Pass non è un arbitrio – ha evidenziato Draghi -, ma una condizione per tenere aperte le attività economiche”.

GREEN PASS, COSA CAMBIA –  “L’utilizzo del Green Pass – è entrato nel dettaglio il Ministro Speranza – viene esteso in maniera significativa ad altre attività e servizi: ai servizi di ristorazione per il consumo al tavolo al chiuso, agli spettacoli aperti al pubblico, agli eventi sportivi, ai musei e ai luoghi della cultiura, a piscine, palestre e centri benessere”. E ancora: “Alle fiere, sagre, convegni, ai centri termali, ai parchi tematici e di divertimento, ai centri culturali, sociali, ricreativi, alle sale gioco, bingo, ai casino, alle procedure concorsuali”. “Vogliamo evitare che una crescita dei contagi porti a chiusure generalizzate – afferma Speranza – e lo strumento che abbiamo oggi è quello della vaccinazione. Vaccinarsi è la strada principale se vogliamo provare a metterci alle spalle la stagione che abbiamo vissuto”.

Sanzioni – I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green Pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro, sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

VIDEO – LA CONFERENZA STAMPA

NUOVI PARAMETRI PER LE REGIONI – Cambiano anche i parametri che consentono il cambio di colore alle regioni: “Fino a pochi mesi fa – ha ricordato Speranza – il parametro prevalente era l’Rt, ultimamente è stato riconosciuto nell’incidenza, nel numero dei casi settimanali ogni 100mila abitanti; la modifica sostanziale che facciamo ora è quella di considerare come parametro prevalente per il cambio di zona il tasso di ospedalizzazione: una regione che oggi si trova in zona bianca passerà in zona gialla soltanto quando il tasso di occupazione delle terapie intensive supererà il 10% e quello dell’area medica il 15%; potranno passare in arancione con un tasso di occupazione delle terapie intensiva oltre il 20% e quello dell’area medica oltre il 30%; si andrà invece in area rossa con il tasso di occupazione delle terapie intensive oltre il 30% e quello dell’area medica oltre il 40%”.

DRAGHI “INVITO GLI ITALIANI A VACCINARSI SUBITO” – L’economia si sta riprendendo – le parole di Draghi – e l’Italia cresce ad un ritmo anche superiore rispetto a quello di altri Paesi europei. La variante Delta del virus è però minacciosa, si espande molto rapidamente; altri Paesi europei sono più avanti di noi nei contagi, ma abbiamo imparato che senza reagire subito quella realtà che ci pare distante poi si presenta con un intervallo relativamente ravvicinato. Il merito di questo miglioramento è stato principalmente della campagna vaccinale: circa 2/3 degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose, mentre oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale. L’obiettivo del Generale Figliuolo di somministrare almeno 60 milioni di dosi entro il 20 luglio è stato superato, il 90% degli ultra ottantenni e l’80% dei 70enni, i gruppi più esposti ai rischi del covid, sono completamente vaccinati. La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita, abbiamo circa 1.300 pesone ricoverate contro le oltre 30mila di quattro mesi fa e circa 160 persone in terapia intensiva a fronte di 3.500 a fine marzo. Ieri si sono registrati purtroppo 21 decessi, contro i quasi 400 di quattro mesi fa”.

“La situazione è in forte miglioramento, la campagna vaccinale ha permesso all’economia di riprendersi: invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito, devono proteggere se stessi e le loro famiglie. L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire e senza vaccinazioni si deve chiudere tutto di nuovo”.

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