Regione, ok all’assestamento di bilancio “Mezzo miliardo di euro di risorse aggiuntive”

Bologna – Mezzo miliardo di risorse aggiuntive per assicurare coesione sociale, sviluppo sostenibile e sostenere la ripartenza.

Risorse destinate agli investimenti sul fronte ambientale e della mobilità non impattante, con ulteriori 197 milioni di euro per l’elettrificazione delle linee ferroviarie regionali, gli interventi contro il dissesto idrogeologico e la difesa della Costa, piste ciclabili, mezzi non inquinanti, qualità dell’aria, rigenerazione urbana. Più risorse a copertura dei costi dell’emergenza Covid e al welfare (+20 milioni), scuola e Università (+7 milioni), cultura (+2 milioni). Rilancio di imprese e comparto turistico (+15,5 milioni), mentre 16 milioni sono destinati al comparto agricolo. Rafforzati i ristori regionali (+34 milioni) a sostegno di attività produttive, servizi e associazioni sportive per superare le difficoltà dovute alle prolungate chiusure dei mesi scorsi. Confermate le risorse (130 milioni) per il risarcimento danni delle popolazioni colpite dall’alluvione, a partire dalle comunità del modenese, come Nonantola, investite dal maltempo lo scorso dicembre.

Poco più di 100 milioni di euro derivano poi dallo sblocco di avanzo vincolato. Serviranno per investimenti già programmati, e quindi per realizzare o completare misure come fondo per l’affitto (+11 milioni), trasporto pubblico locale (+27 milioni), idrovia ferrarese (+12 milioni), apprendistato (+5 milioni), scorrimento graduatoria del bando giovani coppie per acquisto o ristrutturazione di abitazioni in montagna (+10 milioni) e fondo avversità atmosferiche (+3,2 milioni).

Questa, in sintesi, la manovra definita nell’assestamento del Bilancio 2021 della Giunta regionale, approvato dall’Assemblea legislativa. Manovra che mette a disposizione risorse aggiuntive per 500 milioni di euro per territori, famiglie, lavoro e imprese. “Una manovra di assestamento ‘espansiva’, senza aumentare la pressione fiscale, che si colloca nel solco del rafforzamento della crescita, garantendo un’equa distribuzione tra i cittadini, imprese e territori. La ripartenza deve basarsi sulla tenuta sociale ed economica dell’intera comunità emiliano-romagnola. Una ripartenza – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano – basata su sostenibilità, innovazione digitale, nuove modalità di lavoro e capacità di investimento degli enti locali, assicurando loro maggiori spazi d’azione unitamente alla condivisione delle scelte con i territori stessi e le parti sociali”.

La manovra di assestamento poggia su una “razionalizzazione della spesa”, lo “sblocco dell’avanzo vincolato”, le “entrate straordinarie” (tra cui rimborsi statali per spese anticipate dalla Regione negli anni scorsi, in particolare per l’agricoltura) e le “politiche di riduzione del debito attuate negli ultimi anni”. “Nei prossimi mesi saranno fondamentali la capacità e la velocità di progettazione e impiego dei fondi del PNRR e della nuova programmazione europea 2021-2027. Interventi e investimenti, come previsto nel Patto per il Lavoro e il Clima e nel Documento strategico regionale, che punteranno alle transizioni ecologica e digitale, all’occupazione di qualità, all’attrattività dell’Emilia-Romagna, a chiudere gli squilibri sociali e di genere – chiudono Bonaccini e Calvano -, al sostegno a chi più ha bisogno, ai territori più fragili e alle aree periferiche”.

La manovra in sintesi
 – Di seguito, alcuni dei principali interventi:

Sanità e welfare – Consolidamento e rafforzamento della spesa sul versante sanitario: per il Fondo regionale per la non autosufficienza 457 milioni di euro, come da bilancio di previsione, a cui si sommeranno le risorse del Fondo nazionale. Per gli emotrasfusi stanziati 14 milioni. Rafforzata la spesa sul versante sociale: Fondo sociale regionale (+4 milioni), povertà educativa (+1 milione), abbattimento barriere architettoniche (+1 milione) e sostegno al Terzo settore (+1 milione).


Imprese e turismo – Per quanto riguarda il credito, risorse aggiuntive per abbattere costi indebitamento (+3 milioni), mentre per i Fondi Starter ed Energia 4 milioni da rientro fondi di rotazione. Sostegno alle imprese in montagna (+2,5 milioni); promo-commercializzazione del territorio (+4,3 milioni), sostegno agli investimenti del sistema alberghiero in accordo con Bei a partire dal biennio 2022-2023 (1,7 milioni).
Scuola e trasporti – Sostegno agli enti locali per il rafforzamento dell’offerta formativa delle scuole superiori (+1,5 milioni), integrazione del finanziamento per la gratuità alle fasce di popolazione più deboli del trasporto pubblico con finalità scolastiche (+1,4 milioni), borse di studio universitarie nel 2022 (+4 milioni). Sviluppo dell’aeroporto di Forlì (3 milioni nel biennio 2021-2022).


Ambiente – Finanziamento delle azioni per il piano aria (4,6 milioni), investimenti per la tutela della Costa (22 milioni), incremento fondi per gratuità bollo auto ibride (+1,5 milioni), finanziamento acquisto auto elettriche da parte degli Enti locali (4,5 milioni nel triennio), piste ciclabili e mobilità sostenibile (4 milioni nel 2021 e 16 milioni nel 2022).

Agricoltura – Cofinanziamento regionale al Psr per 8 milioni, lotta alle nutrie con le Polizie provinciali (500 mila euro), promozione prodotti agricoli (500 mila euro).
Cultura – Incremento dei fondi per la promozione culturale, la legge sulla Memoria e il rilancio di Ater e Ert (1,4 milioni).
Sport – Nuovi bandi per associazioni sportive dilettantistiche nel biennio 2021-22, ristori per associazioni sportive dilettantistiche (oltre 6 milioni) e sostegno grandi eventi (+1,3 milioni).

Montagna – Oltre alle misure per le imprese, verranno stanziati fondi a sostegno dei Comuni per la nevicata straordinaria dell’ultimo inverno per 1,5 milioni; Festival dell’Appennino (400 mila euro). /gia.bos.

Tagliaferri (Fdi) “Nessun fatto concreto per famiglie e imprese” – “L’assestamento del Bilancio della Regione è tutto chiacchiere e nessun fatto: lo bocciamo per questo, non fa nulla di concreto per famiglie e imprese”. Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale piacentino di Fratelli d’Italia, è così intervenuto in Assemblea legislativa nel corso del dibattito sull’assestamento di Bilancio. “Il metodo ‘Bonaccini’ ormai è chiaro. E faccio tanto di cappello all’ufficio ‘propaganda’ che Lei ha saputo costruire: prima il cambio di look per le elezioni, poi il linguaggio e le dichiarazioni, misurate a seconda della platea che ascolta. Con Lei il trasformismo è diventato realtà e scienza anche in Emilia-Romagna. Quante risorse sono state sprecate in operazioni di dubbia utilità e finalizzate ad attirare consenso? I limiti di questo assestamento sono sotto gli occhi di tutto: nessun aiuto reale alla montagna e alle aree fragili del nostro territorio; assente ogni ipotesi di sostegno alla famiglia e le imprese costrette a elemosinare risorse residuali”.

Rancan (Lega) “Su sanità, lavoro e imprese serve più concretezza” –  “Se è vero che da un grande potere derivano grandi responsabilità, è altrettanto vero che dal rendiconto del bilancio della Regione Emilia-Romagna emerge tutto il poco coraggio col quale la Giunta si muove e si è mossa in passato, quando su riordino e sanità territoriale imprese, agricoltura e sociale è rimasta pressoché ferma al palo”. Così il capogruppo della Lega Er, il piacentino Matteo Rancan, in sede di dichiarazione di voto al Bilancio regionale.

Nel mirino del capogruppo leghista la Sanità regionale. “Ben prima del Covid – punge Rancan – il centrodestra chiedeva il ritorno a quella sanità territoriale che questa giunta aveva smantellato, e oggi, dopo 18 mesi di pandemia, ci rendiamo conto della validità e di come fosse urgente accogliere la nostra proposta”. Ma non solo: “Che dire del silenzio assoluto, politicamente parlando, col quale si è espressa questa Giunta circa la collaborazione fra sanità pubblica e privata, così come fra scuola pubblica e istituti paritari? Anche per quanto riguarda il mondo delle imprese e delle partite iva ci aspettavamo delle misure più forti e concrete, mentre in realtà è mancata completamente una politica industriale credibile. Che dire poi, del fatto che il documento di bilancio non contempli minimamente i termini semplificazione amministrativa e autonomia. Due snodi fondamentali per il futuro del territorio e delle nostre famiglie, ma che, al di là dei proclami, nei fatti sono rimasti lettera morta” rincara il leghista.

“Per queste ragioni e perché in tutto questo periodo pandemico siamo stati collaborativi, avanzando proposte di buon senso e concrete che però non sono state raccolte, voteremo contro un documento dal quale emergono ancora una volta poco coraggio e poca concretezza” conclude Rancan.