Val Tidone, anima da scoprire ‘on the road’ “Territorio autentico e da valorizzare”

La seconda estate segnata dal covid è di nuovo un invito al turismo di prossimità. Viaggi slow che contraggono spazi e dilatano i tempi: soluzione certo necessaria, ma che apre anche opportunità per riscoprire luoghi vicino a casa, angoli nascosti, comunità e storie autentiche.

Con le sue eccellenze gastronomiche, i suoi borghi e gli infiniti scorci delle sue vallate, il territorio piacentino si presta particolarmente a questo tipo di turismo lento: un patrimonio potenziale che, per essere pienamente valorizzato, necessità però di essere raccontato in tutte le sue sfaccettature. Partendo da questa esigenza, nel 2016 la giovane piacentina Greta Cavallari, 32 anni, ha deciso di lanciare il progetto Travel Val Tidone. Un portale web di promozione territoriale che – spiega l’ideatrice – “nasce essenzialmente da una domanda. Io e miei colleghi Camillo Casaroli e Beatrice Cavallari, nati e cresciuti in Val Tidone, ci siamo chiesti: come valorizzare e promuovere la Val Tidone in un modo nuovo? Si potevano sfruttare web e social per far conoscere questo territorio, le sue bellezze e le sue eccellenze? Così abbiamo deciso di mettere le nostre competenze al servizio dello sviluppo territoriale, creando il progetto Travel Val Tidone, prima con l’apertura dei canali social Instagram e Facebook e poi con il sito web, che è diventato presto un portale da 30000 accessi all’anno. Questi dati denotano un grande interesse verso questi territori”.

Nonostante negli anni dell’università sia stata costretta alla vita da pendolare – direzione Pavia, prima, e Padova, poi – il legame di Greta con la sua terra di origine – e le sue tradizioni –  non è mai stato scalfito. “Ho scelto di continuare a vivere qui sia durante i miei studi che quando ho iniziato a fare la freelance – afferma -. Parallelamente alla mia attività lavorativa, inoltre, da anni faccio parte della Pro Loco di Borgonovo Val Tidone, che si occupa della valorizzazione del paese e dell’intera valle. Proprio da qui è nata la mia passione per il territorio e la sua promozione. Nel periodo in cui nasceva Travel Val Tidone ho deciso quindi di specializzarmi nel destination marketing, conseguendo anche un Master in Design dell’Offerta Turistica all’Università di Padova. Credo che acquisire conoscenze e competenze sia davvero fondamentale insieme alla pratica sul campo!”.

Così, unendo passione e competenze, in 5 anni il progetto Travel Val Tidone è progressivamente cresciuto. “Oggi siamo al fianco di enti e aziende che vogliono promuovere le eccellenze del territorio a livello locale, con un occhio attento allo sviluppo delle opportunità nazionali e non solo – informa Greta Cavallari -. Inoltre collaboriamo al tavolo di lavoro istituito da Destinazione Turistica Emilia per la promozione del territorio. Nel 2019 abbiamo organizzato il blog tour “Val Tidone da vicino” , le Invasioni Digitali a Pianello Val Tidone e siamo stati partner di diversi eventi in valle come Mangium in Pë a Montalbo di Ziano. Il nostro obiettivo principale è valorizzare il territorio tramite le sue eccellenze enogastronomiche, culturali e naturalistiche”.

Travel Valtidone Blog Tour

Uno scorcio della Valtidone

Ma cosa caratterizza e distingue la Val Tidone? “Abbiamo scelto il nome “Travel Val Tidone” perché secondo noi l’anima della valle si scopre viaggiando sulle sue strade – commenta Greta -. Strade e sentieri da cui ammirare panorami incredibili, distese di vigneti, campanili e castelli che svettano tra dolci colline. Una metà dell’anima di vallata che trova il suo naturale completamento nell’enogastronomia con i vini della Val Tidone, ma anche con i suoi prodotti De.Co. (Denominazione Comunale d’Origine) che raccontano il forte legame tra cibo e territorio. Giusto per far venire l’acquolina in bocca cito alcune delle più rappresentative tra queste prelibatezze: la Chisöla di Borgonovo e il Batarö di Alta Val Tidone. Senza considerare ovviamente i salumi piacentini e tanti altri prodotti tipici”.

Qualche “chicca” meno conosciuta? “Per scoprire la Val Tidone “nascosta” – spiega -, consigliamo le grotte di Rocca d’Olgisio, nel Comune di Pianello Val Tidone. Il Castello non ha bisogno di presentazione, essendo la vera e propria perla della valle, ma forse non tutti sanno che proprio al di sotto ci sono una serie di grotte incredibili, da cui si gode uno splendido panorama sulla Val Chiarone. Sono raggiungibili tramite sentieri: una bella occasione per un trekking domenicale tra natura, storia e cultura”.

Tanti “tesori”, alcuni noti altri più nascosti, che sempre più stanno attirando l’attenzione di visitatori provenienti da fuori provincia. “Il target ideale dei turisti della Val Tidone comprende  gli amanti dell’enogastronomia e, più in generale, chi è alla ricerca di esperienze autentiche in contesti naturali di valore, come il Sentiero del Tidone – la riflessione della giovane piacentina -. La provenienza dei turisti che visitano la Val Tidone è in linea con i dati dell’intera Destinazione Turistica Emilia. Nel 2018, ad esempio, la maggior parte dei visitatori proveniva dalla Lombardia, seguita dall’Emilia Romagna e dalle altre regioni del Nord Italia. Quando ospito amici provenienti dal resto d’Italia – aggiunge -, mi piace portarli a scoprire la Val Tidone “on the road” e quindi sono immancabili alcune fermate panoramiche come il saliscendi di Pollo, nel Comune di Ziano Piacentino, oppure le magnifiche colline vitate di Sala Mandelli (Alta Val Tidone), da cui si gode anche uno splendido scorcio sul Borgo di Corano, nel Comune di Borgonovo Val Tidone”.

Ma se il turismo aumenta, il rischio non è compromettere l’anima autentica della Val Tidone? “La recente pandemia – spiega Cavallari – ha acceso i riflettori sul cosiddetto “turismo di prossimità” facendo riscoprire luoghi spesso trascurati dai visitatori, lontano dalle mete più gettonate. Il rischio per questi territori di perdere la propria autenticità c’è: rincorrendo i turisti, il pericolo è di uniformarsi a standardizzazioni che possono rendere i territori uno uguale all’altro. Credo però che la Val Tidone sia ancora una valle autentica e che abbia tutte le carte in regola per diventare una destinazione turistica. Come? Non c’è nulla da “inventare” ma occorre mettere a sistema le risorse e le eccellenze, prima di tutto enogastronomiche. Solo in questo modo si può promuovere il territorio senza snaturarlo. Per diventare una destinazione turistica, però, il processo è articolato, richiede tempo e una grande sinergia di tutti gli attori in gioco, a partire dalle comunità stesse, stimolandole a diventare loro stesse ambasciatrici del territorio”.

Un progetto ambizioso e in continuo divenire, di cui Travel Val Tidone vuole costituire un importante tassello. Quali sono le prossime iniziative in cantiere? “Entro il 2021 presenteremo il sito web rinnovato: sarà un portale ancora più dedicato ai turisti, dove il visitatore potrà scoprire itinerari ed esperienze consigliate dai local. A settembre invece è in programma il secondo blog tour “Val Tidone da Vicino”: porteremo una coppia di blogger alla scoperta del territorio”.

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